L’incredibile sequestro sventato dagli agenti della squadra mobile che hanno fatto irruzione nell'appartamento dove erano segregati i minori, facendo scattare le manette ai polsi di due uomini e una donna, tutti 31enni. La dinamica dei fatti
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Tre persone sono state arrestate a Cosenza dagli agenti della squadra mobile con le pesanti accuse di sequestro ed estorsione. Si tratta di Daniele e Francesco Bevilacqua e di Laura Spampinato, tutti di 31 anni. Convulsa la vicenda che ha portato al compimento del grave reato.
La Spampinato, nello scorso mese di luglio, aveva versato una caparra per l’acquisto di mobili, al titolare di un mobilificio della provincia di Catanzaro. L’appuntamento per la stipula del contratto si era però consumato a San Lucido, sulla costa tirrenica. Quest’oggi, la donna ed il mobiliere si erano dati appuntamento nuovamente a San Lucido per un chiarimento, forse per un ritardo nella consegna dei mobili.
All’appuntamento, però, si sono presentati i due Bevilacqua, i quali prima hanno minacciato il mobiliere, pretendendo la restituzione di una cifra tre volte superiore alla caparra, poi hanno sequestrato, caricandoli sulla propria auto l'uomo e i suoi due figli minori. Si sono quindi diretti a Cosenza e, dopo aver malmenato la vittima, l’hanno fatta scendere in Via degli Stadi, portando con loro i due bambini. Quindi si sono dileguati.
Il mobiliere ha allora allertato il 113, raccontando l’incredibile storia. Subito sono scattate le ricerche, facilitate a quanto pare dal fatto che il mobiliere avesse riconosciuto uno dei rapitori. Poco dopo gli agenti delle volanti hanno fatto irruzione in un appartamento ed hanno trovato i due bambini. Stanno bene nonostante siano sotto choc per lo spavento. Immediati sono scattati gli arresti. I criminali sono stati condotti in questura dove sono tutt’ora sottoposti ad un interrogatorio da parte del Procuratore capo Mario Spagnuolo e del sostituto Giuseppe Visconti.