Momenti di tensione si sono registrati all'uscita dalla Questura di Cosenza di alcuni dei fermati nell'operazione interforze condotte contro le due principali cosche di 'ndrangheta operanti in città. Mentre gli agenti accompagnavano i fermati appartenenti alla cosiddetta banda degli "zingari" alle macchine, alcuni familiari si sono avvicinati. Il più "acceso", in questo frangente, sarebbe stato il figlio minorenne di uno dei fermati. La sua posizione è ora al vaglio della Procura per i minori di Catanzaro.

 

L’episodio è riportato anche in un post facebook della parlamentare cinquestelle Anna Laura Orrico, corredato da un video dell’accaduto: «Questo video mi colpisce al cuore – ha scritto la deputata -. Parenti di arrestati con l'accusa di appartenere alle 'ndrine a Cosenza rumoreggiano e aggrediscono poliziotti fuori la Questura. Dobbiamo fare una grande rivoluzione culturale per far capire a questa gente che i loro valori sono controvalori; che i loro modelli sono contromodelli. I valori e i modelli veri sono dall'altra parte della barricata. Le persone perbene sono pronte a tendere una mano a chi sbaglia o collude, ma a patto che questi ultimi abbandonino quei valori e comportamenti per ritornare al vivere civile. Per far capire questo, serve una cosa sola: cultura», ha concluso la Orrico.