Dopo la sfilata dei sindaci tornano alla ribalta gli attivisti di associazioni e comitati della città. Chiedono assunzioni di personale e servizi sanitari efficienti non solo per la cura del Covid
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Questa mattina davanti al pronto soccorso di Cosenza, hanno sfilato i sindaci della provincia, con fascia tricolore. Nel pomeriggio la ribalta è invece passata ai collettivi, riuniti nel gruppo di protesta Calabresi per la sanità pubblica, promotore insieme a Radio Ciroma, di un sit-in in Piazza Cappello, nelle immediate vicinanze proprio del Dipartimento di Emergenza dell'Ospedale dell'Annunziata.
Adesioni numerose
La manifestazione è in corso. Duecento circa i partecipanti. Vi hanno aderito anche diverse associazioni di cittadini. Da segnalare tra l'altro, la presenza di una delegazione di Rifondazione Comunista, del movimento What Women Want capeggiato dal consigliere comunale di Palazzo dei Bruzi Bianca Rende, ma anche della Cgil.
La nota del sindacato
Il sindacato, in particolare, ha spiegato in una nota i motivi del sostegno all'iniziativa: «Riteniamo sia giunto il momento che associazioni, movimenti, forze sociali, sindacati e liberi cittadini tutti, facciano sentire la loro convinta vicinanza ai medici ed agli operatori sanitari che, quotidianamente, si spendono, pur tra mille difficoltà, per garantire assistenza in questo momento di emergenza».
Indice puntato contro la politica
La Cgil poi, punta l'indice contro «l’indifferenza e il silenzio assenso, che, colpevolmente, sta caratterizzando tutte le forze politiche, al netto di qualche singola voce fuori dal coro, sintomo del fallimento di una classe dirigente che per anni ha utilizzato la sanità come bancomat elettorale. È arrivato il momento di unire tutte le forze sane del territorio per aprire una stagione di rivendicazioni collettive».
Gli attivisti stanno occupando il palazzo di Via Alimena in cui ha sede l'Azienda sanitaria Provinciale di Cosenza. Ieri mattina alcuni di loro si sono recati anche al Ministero della Salute, ma non sono giunte rassicurazioni sul nodo cruciale: quello dell'assunzione di nuovo personale a tempo indeterminato.