Il questore Michele Spina: «È tratto dagli ulivi che portano il nome dei martiri delle stragi di Capaci e di Via d'Amelio, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino ed i loro agenti di scorta. Da una terra intrisa di sangue e disperazione nascono così la speranza e la gioia per un futuro migliore»
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Prodotto nel giardino curato da associazione "Quarto Savona 15”. Ricorre quest'anno il trentunesimo anniversario delle stragi mafiose di Capaci e di via d'Amelio, nonché il trentesimo anniversario delle stragi di mafia consumate a Firenze, Roma e Milano. Nell'area in cui fu catapultata l'autovettura del giudice Falcone oggi è stato creato un giardino curato dall'associazione "Quarto Savona 15", sigla radio dell'auto di scorta del magistrato, di cui è animatrice Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, capo scorta di Giovanni Falcone. Dalle piante di ulivo presenti in quel territorio si è ricavato dell'olio che l'associazione ha donato alle Diocesi italiane per poter essere consacrato nel corso della Messa crismale della Settimana santa.
Per quanto riguarda la provincia di Cosenza, la cerimonia si è svolta stamattina in Questura alla presenza del questore, Michele Maria Spina; dell'Arcivescovo metropolita, mons. Giovanni Checchinato; dei vescovi di Cassano allo Ionio, di Rossano-Cariati e dell'Eparchia di Lungro, monsignori Francesco Savino, Maurizio Aloise e Donato Oliverio, e di don Antonio Fasano delegato di mons. Stefano Rega, vescovo di San Marco Argentano-Scalea. «Quest'olio - ha detto, nel corso della cerimonia, il questore Spina - è tratto dagli ulivi che portano il nome dei martiri delle stragi di Capaci e di Via d'Amelio, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino ed i loro agenti di scorta. La consegna ai vescovi è fondamentale perché utilizzeranno l'olio nei riti religiosi e questo rappresenta un fortissimo impatto simbolico. Da una terra intrisa di sangue e disperazione nascono così la speranza e la gioia per un futuro migliore».