Era stata la prima a ricevere il siero all'Annunziata il 27 dicembre scorso. Dall’Asp rassicurano: «Rispetteremo il calendario». Ma lo spettro della riduzione è dietro
l’angolo
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La prima a essere vaccinata, la prima a essere “richiamata”. Barbara Modaffari, 49 anni, infermiera di origine reggina, in forza all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza nel reparto di Rianimazione, ieri ha avuto la sua seconda dose di siero, come da programma. Da questo momento, a contare sette giorni, il vaccino farà quel che deve, cioè proteggere il suo organismo, per almeno sei/nove mesi, dagli attacchi più violenti del Covid.
Era stata lei, il 27 dicembre scorso, la pioniera dei vaccini a queste latitudini. Da quel momento ha aspettato la convocazione per il richiamo, che è avvenuto puntualmente. «Sto bene, mi hanno chiamata per chiedermi se fossi disponibile a sottopormi al richiamo vista la scadenza delle tre settimane, naturalmente ho detto di sì».
Dall’Asp di Cosenza rassicurano: «Stamo facendo i primi richiami come da linee guida, e procederemo rispettando il calendario dei ventuno giorni».
Naturalmente, Pfizer (e Biden) permettendo.