È un esempio di buon welfare che ricalca quanto accade in Finlandia dagli anni ’30 del secolo scorso, il progetto “Baby box” presentato a palazzo dei Bruzi questa mattina - promotrice Jole Santelli – e rivolto ai nuovi nati della città.
«Il governo finlandese – ha spiegato la vicesindaco – fa dono a ogni neonato di una scatola chiamata baby box, che contiene beni di prima necessità ma che sono anche simbolo della frugalità tipica dei paesi scandinavi. Il senso è che ogni bimbo nasce con le stesse opportunità. La scatola poi diventava la prima culletta, uno strumento contro le morti bianche per dare ai bambini uno spazio autonomo».
Pratica utilità e significato intrinseco di un approccio alla vita paritario, dunque.

Il modello scandinavo importato a Cosenza

Dai modelli dell’avanzata Finlandia sino alla città di Cosenza, lo ha evidenziato sempre la vicesindaco, è sorta così l’idea di trasferire nel capoluogo bruzio il progetto, perfettamente in linea con l’indirizzo dell’esecutivo: «Ho letto su diversi giornali – ha aggiunto Santelli – che la pratica dei Baby box fosse considerata impossibile da realizzare sui nostri territori. Al contrario, per quanto ci riguarda, a Cosenza non è affatto impossibile. Siamo particolarmente fieri che la nostra città sia pioniera di un messaggio positivo e di augurio. Si tratta di una sperimentazione attuata in accordo con i privati che decideranno di partecipare al progetto che ha al centro questo importante messaggio di egualitarismo».

Occhiuto: «Pensiamo ad un reddito di sostegno per i cittadini disagiati»

I dati: a Cosenza nascono circa 400 bambini all’anno. Il progetto messo in campo dall’Amministrazione comunale prevede in via sperimentale la distribuzione delle prime cento Baby box che, a ogni comunicazione su un nuovo nato da parte dell’ufficio anagrafe di palazzo dei Bruzi, verranno consegnate a casa dei piccoli arrivati. Il senso è quello di appartenere a una comunità che è una grande famiglia. Un messaggio ribadito dal sindaco Mario Occhiuto che ha subito ringraziato Jole Santelli e i partner privati: «Ogni scatola è un segno di affetto che giunge dall’istituzione comunale – ha affermato il primo cittadino – e nel contempo introduce un altro concetto che abbiamo portato avanti negli ultimi anni, ovvero quello di sviluppare tra la gente il senso della comunità. Al momento stiamo pure studiando un reddito di sostegno alla nascita per andare incontro alle esigenze dei cittadini più disagiati – ha annunciato Occhiuto - e anche a coloro che intendono tornare a risiedere a Cosenza, magari nella città antica. Quello di oggi – ha proseguito - è un progetto che si concretizza con la componente essenziale che vogliamo dare a questa città, la componente del sogno. Tutto non si può fare ma esiste un obiettivo, una visione complessiva delle cose da attuare, ed è su questo percorso che ci muoviamo».

Decisiva la partnership di imprese private

Il sindaco Mario Occhiuto ha invitato l’imprenditoria a sostenere il progetto, così come sta facendo l’azienda Coop Alleanza 3.0, il cui presidente Floriano Noto è stato rappresentato oggi in conferenza stampa da Giampiero Grande, responsabile assortimenti. «L’iniziativa del Comune di Cosenza è talmente bella – ha dichiarato Grande – che preferisco lasciar fuori le cronache commerciali. Questa è semplicemente una buona azione. Un messaggio positivo che parte da Cosenza e che spero si allarghi all’intera regione con il coinvolgimento di altre realtà imprenditoriali».
La Coop Alleanza 3.0 ha infatti recepito le finalità dell’iniziativa offrendo immediata disponibilità con la fornitura del materiale inserito all’interno delle scatole.
Hanno inoltre partecipato Alessandra De Rosa, consigliera comunale delegata del sindaco per il terzo settore, gli assessori Carmine Vizza e Matilde Spadafora Lanzino, il dirigente Giuseppe Nardi, alcuni consiglieri comunali e i componenti dello staff del vice sindaco che hanno lavorato alla realizzazione dell’idea. Presente anche l’Azienda ospedaliera di Cosenza, con Gianfranco Scarpelli, direttore del dipartimento Materno infantile e dell’Unità operativa di Neonatologia. Infine, la consegna della prima Baby box a Ludovica, piccola cittadina nata un mese fa, avvolta di rosa e di speranza.