Il magistrato campano e Marisa Manzini rischiavano il trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale, ma non è emerso alcun elemento per attuare questa procedura
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Con diciotto voti favorevoli, nessuno contrario e quattro astenuti, il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, ha chiuso definitivamente la pratica amministrativa nei confronti dei magistrati Giuseppe Cozzolino e Marisa Manzini, per i quali la prima commissione aveva valutato originariamente il trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale e/o funzionale. Entrambi infatti hanno lavorato per un lungo periodo in procura a Cosenza. Cozzolino in qualità di pubblico ministero e Manzini con l’incarico semi-direttivo di procuratore aggiunto.
Qui erano sorti contrasti in merito a un’inchiesta sul comune di Cosenza, in quanto si ipotizzava che Cozzolino avesse favorito l’ex capo di Gabinetto Carmine Potestio, braccio destro dell’allora sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Una storia che vi abbiamo raccontato in un altro servizio, quello in cui la prima commissione del Csm, aveva reiterato la richiesta d’archiviazione, prendendo atto che non vi fossero gli elementi per allontanare Cozzolino, visto che Marisa Manzini, già da tempo si è trasferita in procura generale a Catanzaro.
A distanza di un oltre anno dall’avvio dell’istruttoria, l’assemblea plenaria quindi ha chiuso il cerchio. Hanno votato a favore dell’archiviazione i consiglieri Zaccaro, Benedetti, Braggio, Cavanna, Celentano, Cerabona, Chinaglia, Ciambellini, D’Amato, Di Matteo, Donati, Grillo, Lanzi, Micciché, Pepe, Balduini, Basile e Curzio. Astenuti infine i consiglieri Ardita, Gigliotti e Marra e il nuovo procuratore generale Salvato. Il Plenum, tuttavia, ha ordinato la trasmissione degli atti ai titolari dell’azione disciplinare. Ma questo è un altro capitolo.