Tra le novità annunciate dal nuovo Prefetto di Cosenza, c’è l’imminente nomina dell’Organismo straordinario di liquidazione di Palazzo dei Bruzi. I componenti, cui spetterà il compito di ripianare il dissesto del capoluogo, sono già stati indicati dal ministro degli Interni e a breve saranno ufficializzati.

Esperta di anticorruzione

Cinzia Guercio, in arrivo da Isernia, tra il 2013 ed il 2015, ha ricoperto le funzioni di responsabile della prevenzione della corruzione al Viminale. La sua investitura è la scelta più logica per riabilitare l’Ufficio Territoriale di Governo a Cosenza, dopo la vicenda giudiziaria che ha travolto Paola Galeone.

Riabilitare l'immagine della Prefettura

«In questo momento l’istituzione Prefetto è adombrata dal fatto spiacevole finito sotto il giudicato della magistratura di cui aspettiamo gli esiti – ha affermato nel corso del suo primo incontro con la stampa locale – C’è stata una campagna mediatica molto forte e la risposta del Governo è stata quella di inviare a Cosenza un Prefetto che si connota per la sua precedente esperienza all’anticorruzione. Non perché questa sia una provincia di corrotti né perché si ha sfiducia nel personale in servizio all’interno di questi uffici. Semplicemente – ha spiegato – l’anticorruzione, elemento prioritario per tutte le prefetture italiane, in questo momento qui ha una priorità diversa»

Dopo il voto le visite istituzionali

Rimandati a dopo il voto, per ragioni di opportunità, gli incontri con i rappresentanti politico-istituzionali del territorio. Sul tavolo già diverse priorità, quella della mancata raccolta dei rifiuti, con possibili conseguenze in termini di emergenza sanitaria e di ordine pubblico, e poi le tante vertenze sindacali, da ultima quella relativa ai lavoratori della Seatt ed alle possibili ripercussioni del loro licenziamento, sulla qualità dei servizi erogati dall’Azienda ospedaliera. Su questo fronte si rivelerà preziosa l’esperienza maturata, in qualità di Commissario straordinario, alla guida del nosocomio di Caserta.

Cultura della legalità nelle scuole

Sullo sfondo il contrasto alla ‘ndrangheta e l’idea di attivare una proficua sinergia istituzionale con le scuole per promuovere la cultura della legalità: «A Isernia abbiamo combattuto contro le infiltrazioni criminali, qui è più difficile perché c’è un radicamento delle organizzazioni malavitose. Sensibilizzare gli studenti per me è una priorità».