VIDEO | Durante le celebrazioni per la Giornata della Legalità intitolato uno spazio della scuola alla compianta presidente della Regione
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Parlare ai ragazzi per non disperdere la memoria. Nel 31esimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, l'agire del magistrato palermitano, barbaramente assassinato nel 1992, è ancora il più valido degli esempi per instillare nei giovani gli anticorpi contro le mafie.
Un modello attuale perché nel solco delle sue intuizioni e delle investigazioni condotte insieme a Paolo Borsellino e agli altri giudici del pool antimafia, si sono sviluppate, anche dopo il tragico attentato di Capaci, le inchieste che hanno portato a scardinare la cupola dei Riina, dei Provenzano, dei Brusca con l'arresto, da ultimo, anche di Matteo Messina Denaro.
Il dialogo con gli studenti
Nell'auditorium del Liceo classico di Cosenza la Giornata della Legalità è scandita dal dialogo tra gli studenti e Nicola Gratteri ospite della manifestazione organizzata in collaborazione con la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone ed introdotta da una breve piece dei ragazzi delle officine telesiane. «Giovanni Falcone era molto invidiato – ha sottolineato Gratteri – Perché era un fuoriclasse, che capiva le cose vent'anni prima degli altri. Questo ai mediocri o a chi non ha il coraggio di fare dà molto fastidio. Soprattutto a chi è abituato a fare il censore o le pulci al lavoro degli altri stando chiuso nei salotti. A chi fa il filosofo, lo stratega, il luminare, mentre la gente soffre, subisce vessazioni o addirittura muore».
Al di là della retorica
Trent'anni dopo la strage, non è semplice trovare la chiave giusta per non scadere nella retorica: «Ogni volta che partecipo a questo tipo di appuntamenti mi viene sempre in mente il luogo in cui mi trovavo, cosa stavo facendo. Quindi torna a galla l'impatto traumatico con quella drammatica notizia. Però devo dire che al contempo si rinnova pure il dispiacere nel vedere tante persone in vita che usano Falcone per parlare a sproposito. Quelle stesse persone che lo calunniavano e diffamavano. La sua scomparsa ha inaugurato la stagione dei gattopardi saliti sulle macerie e sul sangue generati da quell'attentato. Ma la rivoluzione più importante – ha detto ancora il procuratore distrettuale di Catanzaro – Falcone l'ha prodotta dopo la sua morte spingendo migliaia di persone, soprattutto giovani a scendere in piazza. E attraverso gli studenti che non erano neppure nati nel 1992, la memoria di Falcone e della sua rivoluzione continua a vivere».
La politica è sempre un passo indietro
Poi una stoccata alla politica: «Siamo deboli sul piano normativo nel contrasto alle mafie. E la riforma alle procedure processuali approvate dal precedente Governo influiranno anche sui prossimi processi alla criminalità organizzata perché non dobbiamo solo guardare al 416 bis ma anche ai reati minori, a quell'humus di illegalità da cui poi si sviluppano i fenomeni del malaffare. La politica purtroppo è sempre un passo indietro e non vedo nel medio periodo alcuna iniziativa legislativa utile a sostenere e far progredire il contrasto alle mafie».
L'aula bunker merito della mia amica Jole
L'iniziativa del liceo Telesio, moderata dalla giornalista ed insegnante Barbara Marchio con il dirigente scolastico Antonio Iaconianni, si è poi congiunta con il ricordo di Jole Santelli. L'impegno della prima presidente donna della Calabria, ha sottolineato Nicola Gratteri, ha consentito di allestire per la celebrazione del processo Rinascita Scott, la più grande aula bunker d'Europa: «L'ho sempre considerata un'amica - ha detto il magistrato – e quando, dopo aver girato in lungo e in largo la provincia di Catanzaro, ancora non eravamo riusciti a trovare una sede idonea è stata lei a trovare una soluzione concedendoci in comodato d'uso il capannone dove poi il processo ha iniziato a celebrarsi appena pochi mesi dopo l'avvio».
Le terrazze telesiane
Per commemorare Giovanni Falcone e ricordare Jole Santelli era attesa anche la Ministra per le Riforme Maria Elisabetta Alberti Casellati, costretta a rinunciare per la contestuale seduta del Governo convocata sull'emergenza Emilia Romagna. In sala è invece giunta la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Matile Siracusano insieme al deputato Francesco Cannizzaro e a numerosi altri esponenti della politica tra cui l'assessore regionale Gianluca Gallo, il vicepresidente del consiglio regionale Pierluigi Caputo, la consigliera regionale Luciana De Francesco. Al termine della manifestazione a Jole Santelli, studentessa proprio del Liceo Telesio, sono state intitolate le terrazze esterne della scuola, tradizionale luogo di incontro per i ragazzi. «Siamo molto emozionate - così le sorelle di Jole, Paola e Roberta Santelli - Lei si è appassionata alla giustizia proprio leggendo i testi di Giovanni Falcone e qui è stata pure rappresentante d'istituto per cui si può dire che tra i banchi ha iniziato la sua attività politica. Siamo orgogliose che sia stata scelta questa giornata per intitolarle uno spazio tradizionalmente utilizzato dai giovani per occasioni di confronto e di dibattito».