L'uomo, un 34enne di Rende con il vizio dell'alcol, perseguitava la madre della ragazzina con minacce di morte e percosse. Adesso è finito dietro le sbarre
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Non ne poteva più di assistere ai maltrattamenti del padre, un 34enne di Rende spesso in stato di ebbrezza per abuso di alcol, nei confronti della madre, oggetto di condotte vessatorie di ogni genere, percosse e minacce di morte. Per questo la figlia tredicenne della coppia si è recata in Questura a Cosenza, per segnalare gli abusi dell’uomo per il quale adesso si sono aperte le porte del carcere.
La denuncia dopo l'ennesima aggressione
Gli agenti della specifica sezione denominata Reati contro la persona, in pregiudizio dei minori e reati sessuali della Squadra Mobile, hanno immediatamente avviato le indagini necessarie, raccogliendo anche la deposizione della donna, la quale in un primo momento aveva smentito la ragazzina, riferendo genericamente solo di frequenti litigi tra lei e il coniuge. Gli ulteriori approfondimenti però, hanno confermato la presenza di condotte violente reiterate finché la stessa madre della minore, dopo aver subito l’ennesima aggressione, si è presentata in Questura raccontando al personale di polizia la gravità della propria situazione.
Calci, pugni e tanta sofferenza
Secondo quanto accertato, l’uomo era arrivato in una circostanza anche a romperle il cellulare. In altri casi l’aveva colpita con schiaffi, calci e pugni, financo con il lancio di oggetti al suo indirizzo, ponendola in uno stato di sofferenza morale e psichica tale da renderle la vita assolutamente impossibile. La tredicenne era così turbata dalla situazione da non volere stare più in casa con i genitori e di preferire invece di andare a stabilirsi con gli zii. La ricostruzione della Squadra Mobile è stata poi trasmessa alla Procura della Repubblica che ha richiesto ed ottenuto dal Gip, per il 34enne, la custodia cautelare in carcere.