La donna è finita per dieci giorni in ospedale. Quando è tornata a casa il figlio l'ha aggredita nuovamente . Adesso è finito in carcere
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Per minacce, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali i carabinieri della compagnia di Cosenza hanno eseguito una ordinanza cautelare di custodia in carcere, nei confronti di un 47enne, ritenuto responsabile di una serie di aggressioni perpetrate ai danni della madre. La più grave si è consumata il giorno di Natale.
La richiesta di aiuto
Nella circostanza i militari, in seguito ad una chiamata al 112, giunti a casa della donna di 67 anni, l'hanno trovata in stato di agitazione con evidenti escoriazioni su entrambe le guance e sulla fronte, vistose macchie di sangue sulla maglietta e forti dolori alla spalla sinistra. Era stata scaraventata a terra dal figlio, affetto da problemi psichici e consumatore abituale di sostanze stupefacenti.
Il ricovero all'Annunziata
In seguito ai successivi accertamenti è emerso che la donna aveva già sporto denuncia in almeno altre quattro occasioni per episodi di simili e rappresentato che il figlio convivente fosse affetto da problemi di dipendenza. In seguito all'aggressione di Natale, la donna è rimasta ricoverata all'Annunziata fino al 5 gennaio.
La punizione per aver chiamato il 112
Dopo le dimissioni, appena tornata a casa, ha trovato ad aspettarla il figlio che l’ha colpita con una lattina di birra, schiaffeggiata ed ancora percossa con un cucchiaio alla testa, con l’intenzione di punirla per aver contattato le forze dell’ordine in occasione delle precedenti violenze subite. Per questo il Gip del Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura, ha ritenuto necessaria la restrizione in carcere dell'uomo, per arginarne le condotte persecutorie.