È legittima la nomina del giudice Concettina Epifanio, quale presidente della Corte d'Appello di Catanzaro. L'ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha respinto un ricorso proposto dalla giudice Gabriella Reillo.

Il Tar, premettendo che «i provvedimenti di nomina dei magistrati a incarichi direttivi adottati dal Consiglio sono espressione di un'ampia valutazione discrezionale e sono sindacabili in sede di legittimità solo ove risultino inficiati da palese irragionevolezza, travisamento dei fatti o arbitrarietà» e che proprio per questo «gli atti di conferimento non necessitano di una motivazione particolarmente estesa, purché da essa emergano, ancorché in modo sintetico, ma chiaro, esplicito e coerente, le ragioni in base alle quali l'organo deliberante, procedendo all'apprezzamento complessivo dei candidati, si sia convinto circa la preferenza da attribuire ad un candidato rispetto agli altri», ha ritenuto che le censure in merito alla valutazione comparativa delle candidate non possano trovare accoglimento.

L'effetto è che l'iter valutativo compiuto «rende immune da irragionevolezza le conclusioni tratte in sede comparativa tra le due candidate»; e «non coglie nel segno» neanche il motivo di ricorso «relativo all'omessa esplicitazione dei risultati che la controinteressata avrebbe ottenuto nell'esercizio delle proprie, pregresse, funzioni».