INTERVISTA | Uno dei laboratori del Dipartimento di Biologia si è attrezzato per supportare le attività di screening secondo le indicazioni della Regione. Si attende ora l'autorizzazione per partire, poi sarà possibile analizzare circa 270 campioni al giorno
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Le interlocuzioni con la Regione Calabria, sono cominciate ad inizio autunno. Il Dipartimento di Biologia dell'Unical ha manifestato la propria disponibilità ad impiegare uno dei laboratori in uso ai ricercatori, in ausilio alle attività di screening dei sospetti Covid coordinate dall'Azienda Sanitaria di Cosenza. Il passo successivo è stato quello di adeguare gli ambienti alle norme anti-Covid e di acquistare le attrezzature necessarie.
Ottemperato a tutte le richieste
«Dopo alcuni interventi strutturali, che hanno riguardato tra l'altro l'allestimento all'interno del laboratorio individuato, di un percorso separato di ingresso e di uscita e di uno spogliatoio per la vestizione degli operatori, abbiamo ottemperato pure ad altre specifiche richieste avanzate a metà ottobre dal Dipartimento tutela della Salute - spiega Giuseppe Passarino, direttore del DiBest dell'ateneo di Arcavacata - Adesso siamo in attesa di ricevere l'autorizzazione a partire. Siamo pronti a fare la nostra parte, se dovesse essere utile».
La questua delle scorse settimane
Sulla utilità non ci sono dubbi: per settimane la task force dell'Asp è andata alla ricerca disperata di laboratori in cui smaltire i tamponi arretrati raccolti sul territorio e giacenti nelle celle frigorifere. Ha pubblicato una manifestazione di interesse per affidare il servizio ai privati ed effettuato una trasferta in Puglia per tamponare, è il caso di dirlo, l'emergenza.
Fabbisogno crescente
E anche adesso che l'unità di microbiologia dell'Annunziata è supportata dal nuovo centro analisi di Rossano e dal laboratorio mobile dell'esercito allestito in prossimità dell'ospedale da campo, per mantenere efficace lo screening dei contagi, occorrono comunque altre strutture di supporto. Perché la provincia è vasta, i focolai sono tanti ed il fabbisogno è crescente anche nell'ottica della riapertura delle scuole: occorre una tempestività di risposta.
Supporto prezioso
Il laboratorio del Dipartimento di biologia dispone di un'apparecchiatura in grado di processare circa 90 campioni per ciclo. «Per ogni ciclo di analisi occorrono due ore - spiega Patrizia Dell'Aquila, una delle ricercatrici del DiBest - Inseriremo nella macchina anche dei campioni di controllo per avere la certezza in merito alla correttezza delle procedure di analisi effettuate». Verosimilmente dunque si può arrivare a 270 campioni al giorno. Il punto della situazione nell'intervista realizzata con la docente di microbiologia dell'Università della Calabria Dina Bellizzi.