VIDEO | Statale 18 bloccata per ore per dire no all'arrivo di 13 pakistani sbarcati a Roccella Jonica. I manifestanti: «Non siamo razzisti, ma portarli qui è una follia». La task force dell'Asp di Cosenza ha avviato i protocolli sanitari. Intanto arrivano le prime reazioni politiche
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La protesta si è scatenata spontaneamente a mattinata inoltrata. Verso le 11 un gruppo di cittadini si è radunato sulla Statale 18, nel tratto che attraversa l’abitato di Amantea, all’altezza dell’incrocio con Via Lavagaenza. Ed ha bloccato il traffico, con tutti i disagi, facili da immaginare, considerata la giornata festiva e le torride temperature.
La voce si è sparsa rapidamente
Il malcontento tra i residenti è maturato appena si è sparsa la voce dell’arrivo in città di una parte del gruppo di migranti sbarcati nel porto di Roccella Jonica. Sono stati sistemati in due stabili al centro di Amantea. Nel complesso si tratta di 24 persone tutte di nazionalità pakistana. Sottoposte a tampone, in 13 sono risultate positive.
Scelta scellerata
I cittadini non accettano la scelta, adottata dalla Prefettura di Cosenza di concerto con la triade commissariale che in questa fase governa il Comune di Amantea. Parlano di provvedimento scellerato: non comprendono come mai, in una regione come la Calabria, ampia e scarsamente popolata, non sia stata individuata una soluzione più idonea ed alternativa: «Alloggiare un gruppo di malati Covid nel centro di una località balneare è una pazzia».
Non siamo razzisti
I toni sono accesi, ma chi protesta ci tiene a sottolineare: «Non siamo razzisti, al contrario. A subire in misura maggiore il peso negativo di questa scelta è proprio la comunità di migranti da tempo integrata con i cittadini di Amantea. Nei loro confronti si svilupperà una diffidenza che non meritano».
L’altro elemento che ha suscitato malcontento è stato il metodo: «Il trasferimento è avvenuto nel corso della notte, senza preavviso. Forse ha pesato l’assenza in municipio di un sindaco e di una amministrazione».
Visite mediche
Intanto i migranti sono stati divisi in due gruppi, ospitati nel medesimo edificio ma in sezioni separate. Da una parte le persone positive al Covid, dall’altra quelle non ammalate. Il rispetto di tutti i protocolli sanitari è garantito dalla presenza di un presidio delle forze dell’ordine e dei medici della task force dell’Asp di Cosenza, coordinata da Mario Marino. Sul posto anche un medico pneumologo.
Riunione in Prefettura
Convocata in Prefettura a Cosenza una riunione urgente per stabilire se mantenere il gruppo di migranti ad Amantea o se procedere ad uno spostamento in altra sede.
Le reazioni politiche
Intanto arrivano le prime reazioni politiche. «Non nascondo forti preoccupazioni per la notizia appresa ieri del trasferimento ad Amantea di 13 migranti risultati positivi al Covid-19. La Calabria in generale non è in condizioni di fronteggiare emergenze di questa portata ed una situazione del genere – sottolinea il segretario-questore del consiglio regionale, Graziano Di Natale (Iric) -, va assolutamente scongiurata. È necessario, pertanto, senza ulteriori perdite di tempo, un intervento immediato del governo per evitare che possa accadere il peggio».
«Ritengo – aggiunge – che la scelta di trasferimento di Amantea sia infelice sia per il posto individuato che si trova al centro della città sia per motivi di chiara opportunità trattandosi di una cittadina che da sempre è meta di tanti turisti. Fortemente preoccupato, in modo particolare, per l’adeguatezza sia della struttura che dell’assistenza, chiedo – conclude Di Natale – quindi un intervento immediato del presidente della Regione Calabria perché è impensabile che si possa gestire l’emergenza sanitaria in questo modo».
Dure le parole di Domenico Furgiuele, esponente della Lega: «Se qualcuno al governo pensa di trasformare la Calabria nel lazzaretto d'Europa, si sbaglia di grosso. Reagiremo con determinazione alla politica della indifferenza del presidente Conte e dei suoi ministri verso le migrazioni incontrollate».
E ancora: «La nostra terra nei duri mesi del covid ha dimostrato buon senso e spirito civico.
Ciò ha permesso di ridurre al minimo il rischio del contagio come dimostrano le evidenze dei bollettini quotidiani. Per tale motivo – ribadisce - nutro la viva preoccupazione che la scellerata e irresponsabile politica del governo sul fronte degli sbarchi possa mettere a repentaglio gli sforzi che le nostre popolazioni hanno compiuto non senza l'impegno dell'esecutivo regionale guidato dalla presidente Santelli. Accoglienza non può significare esporre a grandi rischi di ordine sanitario una regione».
Cannizzaro: «Il Governo è contro la Calabria»
Quindi le parole del deputato Francesco Cannizzaro di Forza Italia: «Quando il governatore della Calabria Jole Santelli, a fine aprile e dopo due settimane senza casi di Coronavirus, aveva deciso di consentire ai locali di riaprire con i tavolini all'aperto, il Governo delle tre sinistre di Conte, Zingaretti e Di Maio ha fatto fuoco e fiamme facendo ricorso contro la Calabria e portando la Regione al Tar: anche se non c'erano rischi, dovevamo rimanere chiusi non si sa per quale motivo mentre loro da Roma continuavano ad alimentare allarmismi e psicosi con la strategia del terrore di una comunicazione martellante rispetto alla pandemia. Adesso, però, dopo mesi di sacrifici e mentre i cittadini continuano ad essere costretti a norme anti-contagio particolarmente stringenti, assistiamo a sbarchi clandestini che rischiano di vanificare tutto: è una situazione inaccettabile».
La posizione di Fdi
Anche il coordinamento provinciale di Cosenza di Fratelli d'Italia ha preso posizione su quanto sta accadendo ad Amantea, località turistica molto frequentata: «Le inadeguate politiche del Governo nazionale in materia di gestione dei flussi migratori stanno esponendo in queste ore i cittadini calabresi a forti rischi per la propria salute. Preoccupa in queste ore la situazione creatasi ad Amantea: una tranquilla cittadina turistica in provincia di Cosenza in rivolta per la scellerata decisione di collocarvi 13 migranti positivi al Covid 19 provenienti da Roccella».
Aggiornamento delle ore 18.00
Nel tardo pomeriggio, poco dopo le 18.00, la tensione tra manifestanti e automobilisti impossibilitati ad accedere nella cittadina costiera, si è allentata. La circolazione è ripresa e le auto sono state fatte passare anche per non creare disagi ai bimbi, anziani, disabili presenti nelle auto.