Il ministro della Salute parla del decreto che Governo e Cts stanno mettendo a punto: «Sarà un cambio di marcia ma niente lockdown». Stop a feste private e più controlli sugli assembramenti
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«Il numero dei contagi da noi è cresciuto e ora siamo ad un cambio di fase». Sono le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, alla trasmissione di Rai3 Che tempo che fa. «Il quadro epidemiologico è molto peggiorato in Europa nelle ultime settimane. Il numero dei contagi in Italia è cresciuto ma i numeri da noi sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli di altri paesi. L'Italia non può essere considerata fuori da questo contesto, sarebbe folle».
«Ora siamo costretti a restringere le maglie - ha aggiunto -, il prossimo Dpcm che stiamo discutendo con il Cts e che discuteremo con le regioni avrà questo significato: sarà un cambio di marcia per provare a intervenire con misure che non sono paragonabili a quelle vissute in passato. Sono interventi puntuali su alcuni aree a rischio che possono consentirci di provare a mettere la curva sotto controllo. Dobbiamo farlo subito per evitare di trovarci a dover adottare misure più dure».
E ancora: «Abbiamo un vantaggio sugli altri paesi europei ma non è scontato. Se riusciamo ad alzare il livello d'attenzione -misure del governo, misure delle regioni e soprattutto comportamenti delle persone- possiamo essere in condizione di evitare situazioni più complicate da qui a qualche settimana».
«Ci sono cose essenziali e altre no» ha spiegato Speranza. Si profila quindi uno stop alle feste private e maggiori controlli. «Agiremo sugli assembramenti e sugli orari dei locali». Riferendosi, ancora, ad alcune misure che lunedì saranno oggetto di confronto con le regioni per poi essere recepite nel nuovo Dpcm, Speranza ha annunciato anche interventi sugli sport dove non è possibile usare mascherine o mantenere le distanze.
«Il 75% dei contagi avviene nelle relazioni familiari - ha aggiunto -.Si abbassa la guardia e ci si toglie la mascherina».
Le nuove norme anti-Covid in arrivo sono «nazionali» e le Regioni avranno la possibilità di agire con norme più restrittive, ha sottolineato Speranza aggiungendo: «Non ci sono le condizioni per nessun lockdown nazionale per nessun territorio». Il Dpcm probabilmente sarà firmato già domani sera. Questo pomeriggio si è tenuta una riunione al Cts e, secondo quanto riporta Ansa, sarebbero emerse importanti novità: la quarantena dovrebbe essere ridotta da 14 a 10 giorni e ci dovrebbe essere un solo tampone in uscita.