Sale di giorno in giorno il numero dei casi positivi al coronavirus a Rosarno, nel Reggino. L’ultimo aggiornamento è stato fornito ieri sera dal primo cittadino Giuseppe Idà attraverso la sua pagina Facebook: con un incremento di 4 contagi nell’ultima giornata, i casi attivi sul territorio comunale sono 106.

 

Poco prima il sindaco aveva annunciato la proroga della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e del cimitero comunale. Una misura «indispensabile» visto il «preoccupante aumento dei contagi sul territorio».

 

Per quanto riguarda la scuola, già dal 30 ottobre, quando con ordinanza regionale a Rosarno fu istituita la zona arancione, le attività scolastiche di ogni ordine e grado erano state sospese e si era dovuto ricorrere alla didattica a distanza. Gli effetti del provvedimento regionale sono cessati con l’avvento della zona rossa per tutta la Calabria, che prevede la possibilità di fare didattica in presenza per scuole elementari e prime medie. A Rosarno però si è deciso di lasciare chiuse tutte le scuole vista anche, spiega il sindaco, «la presenza di bambini e di personale scolastico tra le persone contagiate» e in modo «da limitare le occasioni di contatto e procedere con una sanificazione più approfondita di tutti gli edifici interessati».

 

E rimarrà chiuso pure il cimitero, i cui cancelli sono sbarrati dal 22 ottobre. Anche in questo caso la necessità è quella di «limitare al minimo gli spostamenti non indispensabili». Una proroga, quella decisa dall’amministrazione comunale, «fino a "cessata esigenza" – scrive Idà -, riservandoci quindi la possibilità di riaprire al pubblico non appena la situazione ritornerà ad essere sotto controllo in ordine al numero di contagi». Una decisione che non sta piacendo molto ai cittadini rosarnesi, che proprio tra i commenti al post del sindaco esprimono il loro disappunto e chiedono la riapertura del cimitero.

 

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