Botta e risposta tra il primo cittadino e l'Azienda sanitaria sul trasferimento dal Gom a Gioia Tauro dei pazienti meno gravi e sulla chiusura delle scuole cittadine
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Polemica a distanza tra il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e l’Azienda sanitaria provinciale. Nella serata di ieri il primo cittadino ha intimato all’Asp di provvedere con urgenza al trasferimento dei pazienti Covid meno gravi dal Gom all’ospedale di Gioia Tauro, riconvertito centro Covid e in attesa dell’assunzione di personale per entrare in funzione. In tarda serata, la replica dell’Azienda.
«Già da domani (oggi per chi legge ndr) – ha tuonato Falcomatà - se non si provvederà allo spostamento sarà necessario chiudere dei reparti per fare spazio ai pazienti affetti da Covid e questo non possiamo permetterlo».
L’ospedale è in affanno e i numeri riportati da Falcomatà, aggiornati a ieri, non fanno ben sperare. «Solo nella nostra città, a Reggio Calabria si contano 824 contagi, in tutta la provincia sono 2393 dei quali 216 ricoverati. La situazione è al collasso e, nonostante gli incontri in Prefettura e i vari solleciti, non abbiamo avuto alcun riscontro dall’Asp. Il Gom non reggerà considerando i numeri in costante crescita. Per questi motivi, ho deciso di intimare all’Asp di Reggio il trasferimento dei pazienti meno gravi dal Gom all’ospedale di Gioia Tauro».
Due giorni fa l’Asp ha pubblicato sul proprio sito un annuncio per il reperimento di personale sanitario da inserire in una short list per poi impiegare all’ospedale di Gioia Tauro.
«È doveroso precisare – risponde piccata la dirigenza dell’Asp - che in data 10 novembre scorso, nel corso di un’apposita riunione convocata in prefettura, alla quale hanno partecipato, oltre ai vertice del Gom anche il sindaco Falcomatà, la Commissione straordinaria ha dato la massima disponibilità al trasferimento, a partire da sabato 14 novembre 2020 dei pazienti meno gravi presso il presidio ospedaliero di Gioia Tauro, riconvertito in struttura Covid con fondi aziendali ancor prima dell’adozione dell’ordinanza 85 del Presidente f.f. della Giunta Regionale del 10 novembre scorso che ha assegnato alle aziende territoriali della Regione Calabria “5 giorni di tempo dalla pubblicazione dell’Ordinanza per avviare le procedure per l’adeguata sistemazione dei plessi ospedalieri da riconvertire in ospedali Covid-19, ovvero le procedure per la rimodulazione dei posti letto secondo quanto indicato nella stessa ordinanza”.
Procedure di riconversione, giova nuovamente ricordare, già concluse dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria».
Altro fronte della polemica riguarda la chiusura delle scuole. Il sindaco ha comunicato di aver condiviso e concertato la decisione con il prefetto e per stamattina è stata convocata la task force anti covid per valutare chiusura di tutte le scuole.
«Il Gom ci ha comunicato che iniziano ad esserci ricoveri di bambini – dice preoccupato Falcomatà – che guariscono in pochi giorni ma comunque necessitano di assistenza. Quindi, anche se l’Asp non risponde valuterò di chiudere comunque tutte le scuole. Dobbiamo tutelarci per tutelare gli altri evitando di fare fesserie».
«Per quanto riguarda, infine – precisa l’Azienda - l'eventuale chiusura delle scuole non risponde al vero la circostanza che l’Asp non abbia espresso al riguardo alcun parere. Infatti, il sindaco della Città Metropolitana stamani ha consultato per le vie brevi il direttore del Dipartimento di prevenzione Dott. Giuffrida che lo ha informato di aver già richiesto, ufficialmente, già da diversi giorni, la chiusura di tutte le scuole con apposita nota indirizzata al Dipartimento tutela della salute della Regione Calabria».