In totale, in tutto il territorio provinciale, nelle scorse ore sono emersi ulteriori 41 contagi
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In base all'esito dei tamponi molecolari arrivati a notte fonda, in provincia di Vibo Valentia sono stati registrati 41 contagi. Preoccupa il dato di Nardodipace, piccolo borgo delle Serre di 1.200 abitanti che ha fatto registrare 14 contagi (più uno già noto). Il Dipartimento di prevenzione sta cercando di capire come si sia sviluppato il focolaio.
Gli altri casi ufficiali a livello provinciale sono 4 a Drapia e altrettanti a Pizzo; 2 a Dasà e altrettanti a Pizzoni, uno rispettivamente a San Nicola Da Crissa, Sorianello, Soriano, San Gregorio, Francica, Fabrizia, Acquaro, Vena di Ionadi; 3 a testa a Rombiolo e San Calogero. Uno, infine, a Vibo. E proprio a Vibo, un'infermiera di un reparto dello "Jazzolino" è risultata positiva al Covid, con i locali che sono stati sanificati oggi. Da precisare che la donna si trovava in isolamento dal qualche giorno su disposizione del Dipartimento guidato da Pino Rodolico e Antonio Demonte.
Nel frattempo, sono stati finalmente caricati nel bollettino del dipartimento regionale Tutela della salute, i dati dei tamponi positivi processati nei giorni scorsi in Puglia che fanno salire il totale complessivo nel territorio a 529 (di cui 514 in isolamento domiciliare); a questi vanno ad aggiungersi quelli di ieri sera.
Passi in avanti sono stati compiuti, nelle ultime ore, per la realizzazione dell'ospedale da campo. Ieri pomeriggio, infatti, si è svolta al Comune una riunione operativa presieduta dal sindaco Maria Limardo alla quale hanno partecipato i rappresentanti dell'Azienda sanitaria provinciale, la Protezione civile regionale e quella comunale nonché la Croce rossa italiana. «La struttura - ha detto il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo - può rivelarsi un supporto fondamentale considerata l'emergenza sanitaria in corso. Sarebbe auspicabile che fosse utilizzata una delle diverse strutture sanitarie presenti sul territorio provinciale. Tuttavia va tenuta presente la compatibilità tra i tempi di 'conversione' di una delle stesse strutture con la velocità del virus e i tempi di espansione dell'epidemia».