Continua all’aeroporto di Lamezia Terme l’attività di screening gratuito offerta dalla Regione Calabria ai viaggiatori in arrivo. Oggi è toccato in particolare ai dipendenti della Sacal, considerati operatori a rischio. Si tratta di tamponi fatti volontariamente e a campione per cercare di mappare i movimenti del virus.

 

Una risposta discreta quella che si sta raccogliendo tra i viaggiatori che approfittano della possibilità che viene loro data e che non è da poco. Il tampone è gratuito e in attesa della risposta non si è costretti alla quarantena. I risultati arrivano in circa 48 ore e si viene avvisati solo se positivi.

 

Ad operare gli uomini e i mezzi messi a disposizione dalla centrale operativa Suem 118, mentre le analisi dei tamponi sono gestite dal dipartimento Prevenzione dell'Asp di Catanzaro.

 

Tanti gli arrivi in Calabria in queste ore e tanti anche coloro che passano dritti davanti al check point rifiutando di essere sottoposti a tampone. A fare paura è ancora l’onta del contagio, la possibilità di essere messi in quarantena o rovinarsi le vacanze.

 

Basti pensare a quanto accaduto all’uomo di Botricello giunto in Calabria lo scorso fine settimana con un volo da Londra e che sottoposto a un test sierologico è risultato positivo. Ci sono voluti altri tre tamponi per scongiurare definitivamente il contagio ma nel frattempo la notizia si era propagata a macchia d’olio così come era partita la macchina per rintracciare le 180 persone che avevano viaggiato sullo stesso aereo.

Una vicenda finita bene ma che ha lasciato il segno.