La proposta di Mammì responsabile del Dipartimento di prevenzione agli amministratori locali: «Contagi in lieve calo, ma serve ancora prudenza e cautela»
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Chiudere tutte le scuole nella Locride fino al 3 dicembre per contenere la diffusione del Covid. È la proposta avanzata dal responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria Pier Domenico Mammì ai sindaci del territorio. I sacrifici fatti dai cittadini e il rispetto delle regole stanno sortendo nel comprensorio reggino i primi timidi risultati con un lieve calo dei contagi rispetto ai mesi di settembre e ottobre. Il bilancio della secondata ondata della pandemia nella Locride racconta di 581 casi positivi, 149 guariti e due deceduti.
La chiusura delle attività commerciali, la limitazione dei mezzi del trasporto pubblico ha posto un freno alla diffusione del inducendo gli addetti ai lavori ad un tanto ragionevole quanto cauto ottimismo sull’evoluzione dell’andamento epidemiologico. «Questi dati devono esortarci a mantenere ancora la massima prudenza e cautela» ha espresso Mammì rivolgendosi ai sindaci della Locride. Per non vanificare gli sforzi fatti il medico ha dunque proposto di prolungare i provvedimenti attualmente in vigore dalla scuola dell’infanzia fino alla prima media fino al prossimo 3 dicembre su tutto il territorio.
Tra i primi ad accogliere la richiesta di Mammì il sindaco di Caulonia e presidente dell’associazione dei comuni della Locride Caterina Belcastro. «Siamo coscienti del danno che la situazione epidemiologica sta imponendo a tutti gli studenti, e che la didattica a distanza mai potrà sostituire le relazioni umane – ha osservato - tuttavia abbiamo ritenuto opportuno per tutelare e garantire la salute dei nostri ragazzi e dell'intera comunità fermarci adesso per far ripartire la scuola senza più soste e in sicurezza prima possibile».