I provvedimenti saranno emessi dai sindaci entro domani dopo la trasmissione da parte dell’Asp dei nominativi delle persone che sono rientrate dal Nord in Calabria negli ultimi giorni
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Saranno 280 le ordinanze di quarantena obbligatoria che verranno emanate dai sindaci del Vibonese entro domani per altrettanti cittadini ritenuti a rischio perché rientrati negli ultimi giorni dalle regioni del Nord.
Finalmente sembra sbloccarsi l’impasse denunciata da alcuni Comuni che lamentavano la mancata comunicazione dei nominativi da parte dell’Asp. Tutte persone, è bene ricordarlo, che in teoria dovrebbero già essere in isolamento volontario, secondo quanto disposto dalle ordinanze regionali varate all’indomani della grande fuga dalla Lombardia e dalle province settentrionali dove si sono sviluppati i focolai di Covid-19. Disposizione che però avrebbe dovuto trovare conferma e ben altro controllo territoriale nelle ordinanze di quarantena emesse dai sindaci, se non fosse che la catena di comunicazione si è quasi subito inceppata, lasciando i primi cittadini in mezzo al guado, con l’obbligo di varare i provvedimenti ma senza i nomi dei destinatari delle ordinanze.
Ora il meccanismo sembra essersi sbloccato e i nominativi dovrebbero giungere nelle prossime ore, grazie anche alle sollecitazioni perentorie che sono arrivate dalla Prefettura, che ha preso in mano la situazione.
A confermarlo è anche il consigliere regionale di Io resto in Calabria, Francesco Pitaro. «Fra oggi e domani – si legge in una sua nota - l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia provvederà a comunicare ai Comuni del territorio i nomi dei soggetti rientrati in Calabria dalle Regioni del Nord che andranno posti in quarantena. È quanto mi è stato riferito dal Dipartimento prevenzione della stessa Asp, che ringrazio per l’importante impegno che stanno dispiegando in questa momento difficile». Pitaro ricorda inoltre che «il provvedimento dell’Asp è la condizione indispensabile per dare attuazione alla relativa ordinanza regionale e mettere in atto una misura di straordinaria importanza per evitare, qualora i soggetti potenzialmente infettati non si adeguassero alle prescritte precauzioni, il diffondersi del virus».
Per sciogliere il nodo delle mancate comunicazioni ai Comuni si è impegnata anche la parlamentare 5 stelle Dalila Nesci, che ha dato il suo contributo per facilitare la comunicazione tra i diversi soggetti istituzionali coinvolti. Nesci, inoltre, ha chiesto alla presidente della Regione, Jole Santelli, che siano gli Hub della Calabria a coordinare tutte le attività ospedaliere delle aree di riferimento. «Va bene la tempestiva approvazione del Piano di emergenza regionale – ha affermato la deputata - ma bisogna andare oltre».