Coronavirus, esodo verso la Calabria: stazione di Milano presa d’assalto

VIDEO | Dal capoluogo meneghino giungono notizie e immagini che documentano una vera e propria fuga in massa dalla regione dopo che il governo ha annunciato l’intenzione di decretare la zona rossa su tutto il territorio lombardo

8 marzo 2020
00:08
Immagini dalla stazione di Milano in queste ore
Immagini dalla stazione di Milano in queste ore

Centinaia di persone stanno prendendo d'assalto le stazioni ferroviarie di Milano e del resto della Lombardia dopo la decisione del governo – che dovrebbe diventare ufficiale nelle prossime ore – di decretare la zona rossa in tutta la regione”. È quanto documenta Fanpage con immagini dalla capitale meneghina.

 


Tra le tantissime persone che stanno lasciando la Lombardia con ogni mezzo disponibile ci sono moltissimi studenti e lavoratori calabresi che cercano di tornare a casa propria. Una decisione forse comprensibile da un punto di vista umano, ma assolutamente censurabile se si considerano le conseguenze sanitarie di questo esodo, che rischia di espandere il contagio al di fuori delle regioni del Nord dove sono concentrati i maggiori focolai. Il rientro massiccio degli emigranti è già percepibile da qualche giorno. «In paese si vedono quelle persone che di solito vedi solo a Natale e in estate», è il commento più frequente nei piccoli centri, dove è difficile passare inosservati. Un fenomeno che nelle ultime ore, dopo l’annuncio del nuovo decreto, sta assumendo dimensioni impressionanti.


“Le immagini che arrivano dal capoluogo meneghino – si legge su Fanpage - sono emblematiche: biglietterie automatiche prese d'assalto, vagoni che si stanno riempiendo all'inverosimile in barba alle indicazioni più volte ripetute in questi giorni, in particolare quella di evitare assembramenti e mantenere una distanza di almeno un metro uno dall'altro. Lo stesso avverrà nelle prossime ore e nella giornata di domani nelle altre province interessate dal decreto, quelle di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria, aree del paese dove non si potrà più entrare e da dove non sarà più possibile andarsene salvo motivi ‘gravi e indifferibili’”.

Il video da facebook dell'Associazione Ferrovie in Calabria

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