Una persona di Busto Arsizio in cura nel reparto di malattie infettive dell’Annunziata per il Covid-19. Avrebbe viaggiato su un convoglio ferroviario a lunga percorrenza. Task force impegnata per ricostruirne gli spostamenti (ASCOLTA L'AUDIO)
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Si era sottoposto a test sierologico ma l’esito dell’esame era risultato negativo. Per questo, nonostante la febbre insistente già da qualche giorno, si sarebbe messo in viaggio dalla Lombardia verso la Calabria, in treno, giungendo a Cosenza dove però, per l’aggravarsi delle proprie condizioni di salute, è stato costretto a rivolgersi al pronto soccorso dell’Annunziata.
Tampone rivelatore
L’uomo, visitato in area protetta, è stato sottoposto a tampone. E l’analisi ha rivelato l’infezione, confermata anche da una polmonite bilaterale di gravità moderata, diagnosticata attraverso un esame radiologico. È stato ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale.
In arrivo da Busto Arsizio
Secondo quanto si è appreso, si tratta di una persona residente a Busto Arsizio ma di origini calabresi. Avrebbe attraversato la penisola a bordo di un convoglio a lunga percorrenza. La task force dell’Asp è già all’opera per risalire la catena dei contagi.
L’inefficacia diagnostica del test sierologico
Il test sierologico si è dimostrato ancora una volta, un metodo inefficace per diagnosticare la Sars-Cov 2. Rileva la presenza di anticorpi alla malattia nell’organismo, in sostanza indica se il soggetto ha incrociato il coronavirus, senza però poterne indicare la tempistica. Nel caso in esame, con ogni probabilità, l’uomo pur avendo contratto il Covid non ha ancora sviluppato gli anticorpi, motivo per il quale il test ha dato esito negativo. Il test rapido è invece utile per operare uno screening su larga scala a scopo di ricerca oppure, come nel caso di quelli richiesti al personale scolastico, di prevenzione del rischio.