La buona notizia è relativa al caso sospetto di una donna 73enne trasferita all’ospedale dell'Annunziata dopo aver manifestato nello spoke di Corigliano-Rossano i sintomi di una polmonite interstiziale. Sottoposta a tampone, l’esito è risultato negativo.

In provincia 17 asintomatici

Rimane quindi fermo a 17 il numero degli asintomatici con coronavirus in provincia di Cosenza. Uno è il caso segnalato dal sindaco di Rogliano nei giorni scorsi, relativo ad un’anziana in arrivo da Milano. Gli altri 16 invece sono riferiti al principio di epidemia scoperto nella comunità senegalese residente tra Cosenza e Castrolibero. Di questi 16 cinque sono minori. Tutti in quarantena, non accusano problemi di salute. 

Incontro con la stampa

Il focolaio è sotto controllo, ma l’attenzione resta alta. Lo ha ribadito Cinzia Bettelini. Il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, ha brevemente incontrato i giornalisti per fare il punto, insieme ai componenti della task force del dipartimento di prevenzione, Mario Marino e Sisto Milito. Anche per l’incessante attività di prelievo dei tamponi rinofaringei, la situazione è in costante evoluzione.

Screening a tappeto

Da quando, in maniera del tutto casuale, è stata scoperta la diffusione del covid nella comunità senegalese, stabilmente residente nell’area urbana, originata con ogni probabilità da un uomo abitante a Castrolibero, rientrato da Dakar il primo luglio scorso, è stato effettuato lo screening su circa 160 soggetti. Almeno un altro centinaio di prelievi è in corso in queste ore nella sede Usca – Unità Speciali di Continuità Assistenziale, allestita nel centro Asp di Via Berlinguer a Serra Spiga.

Tre casi sospetti

Sono stati poi effettuati tre prelievi domiciliari su altrettante persone, due di Castrolibero e una di Cosenza, venute a contatto definito strettissimo con soggetti positivi. Per cui si teme che il numero dei contagiati possa salire. Nelle prossime ore arriveranno gli esiti delle analisi svolte dal laboratorio di microbiologia e virologia dell’ospedale bruzio.

La collaborazione dei cittadini

Si registra poi lo spirito di collaborazione dei cittadini, molti dei quali si sono spontaneamente presentati all’Asp per denunciare si essere entrati in contatto con il gruppo senegalese, aiutando così gli operatori a risalire la catena del contagio. « Non vi è ragione di creare allarmismo – ha sottolineato Cinzia Bettelini – Il principio di epidemia è circoscritto. Naturalmente rimane alta l’attenzione e c’è un sinergico rapporto di collaborazione e aggiornamento anche con la Prefettura. Ma la situazione è sotto controllo».