«Si tratta di un mero caso di omonimia tra il nostro centro commerciale, sito a Pizzo Calabro, e il negozio in cui lavora il cittadino risultato positivo al coronavirus». Con una nota, la direzione del centro commerciale L’Aquilone, sito sulla via Nazionale a Pizzo, specifica la chiara distinzione tra la loro attività e quella in cui presta servizio il 39enne cittadino pakistano risultato positivo al Covid-19 nei giorni scorsi.


Un chiarimento resosi necessario poiché si stava ingenerando il dubbio tra gli avventori dei negozi, con diverse fake news che corrono sul web, che il lavoratore straniero prestasse servizio sia nel negozio gestito da cittadini cinesi del Vibo center - che l’Azienda sanitaria, nel darne comunicazione, aveva chiamato “L’aquilone” - che nel centro acquisti di Pizzo. In realtà, il negozio di casalinghi di Vibo non si chiama nemmeno così, bensì “Mondo & Risparmio”.


Infine, dopo il necessario chiarimento per evidenziare che «non vi è assolutamente alcun caso, né conclamato né sospetto, tra i lavoratori che operano nel nostro centro», la direzione dell’Aquilone di Pizzo augura «pronta guarigione al cittadino che deve suo malgrado combattere contro il virus e contro i postumi di un infarto».