Nel paese della costa tirrenica cosentina blindato dall’ordinanza di Jole Santelli altri tre casi sospetti per i quali si attende l’esito del tampone. Il Comune pronto a notificare 30 ordinanze di isolamento obbligatorio
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Il primo ad accusare i sintomi del Covid-19, lo scorso 11 marzo, è finito ricoverato nel reparto di malattie infettive di Cosenza. Sta bene ed i medici meditano di poterlo dimettere entro la fine della settimana dopo averlo sottoposto ad un nuovo tampone per acclararne la guarigione.
Escalation di casi sospetti
Gli altri tre cittadini di San Lucido, anche loro positivi al coronavirus e costretti in ospedale, non se la passano altrettanto bene. Uno di loro è in terapia intensiva. Ci sono poi altri tre casi sospetti di persone sempre di San Lucido, cui è stato praticato il tampone, i cui esiti saranno disponibili nelle prossime ore.
L'ordinanza restrittiva
Questa preoccupante escalation nella diffusione del coronavirus, hanno indotto Jole Santelli, d’intesa con il coordinatore della task force dell’Asp, ad attuare con apposita ordinanza una restrizione specifica nella circolazione delle persone, con divieto di ingresso e di uscita dal territorio comunale, ad eccezione degli operatori sanitari e di chi è costretto a varcare i confini per motivi di lavoro. Il Comune inoltre è pronto a notificare trenta ordinanze di isolamento obbligatorio.
Norme non osservate
A ben guardare il provvedimento della presidente della Regione, inasprisce solo di poco le norme già da tempo introdotte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ma con il passare dei giorni, l’osservanza dell’obbligo di rimanere a casa si è fatta meno rigida. Non soltanto a San Lucido naturalmente. E le forze dell’ordine non sono nelle condizioni di poter controllare ogni angolo della provincia.
Restate a casa
Ieri mattina, 17 marzo, nel capoluogo, il flusso di veicoli ma anche di pedoni era tale da indurre il Comune ad inviare nelle strade un veicolo dotato di megafono, stile annuncio di comizi elettorali alla vecchia maniera, per esortare tutti a rientrare nelle proprie abitazioni. Ci sono persone che non hanno mai fatto la spesa in vita loro, improvvisamente attratti dal desiderio di compiere un quotidiano itinerario turistico di tutti i supermercati della città. La parola d’ordine è restare a casa, il più efficace dei modi per evitare il diffondersi della malattia.
Il punto sui ricoveri
Intanto all’ospedale dell’Annunziata cresce il numero delle persone ricoverate. Secondo quanto si è appreso sono adesso 21, di cui 17 nel reparto di malattie infettive e quattro in rianimazione. Altre tre persone positive al coronavirus sono a Castrovillari in attesa di trasferimento all’Hub del capoluogo oppure a Catanzaro.