I primi cittadini denunciano lentezze negli interventi sugli ospedali nonchè il mancato coinvolgimento degli amministratori sulla programmazione sanitaria
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Dura presa di posizione della Conferenza dei sindaci dell’Asp di Cosenza, riunita in sessione telematica, con i vertici aziendali.
A seguito del confronto, è stata inoltre concordata la redazione e trasmissione di un documento unitario a tutti i livelli istituzionali coinvolti e competenti (Governo Nazionale, Regione Calabria e commissari regionale e provinciale). In una nota diffusa in serata l’organismo dei primi cittadini denuncia gli «irresponsabili ritardi», da parte dei vertici dell’Asp di Cosenza, nel dare avvio a interventi di adeguamento delle strutture ospedaliere rispetto all’emergenza Covid-19». Ma, aspetto più rilevante, è da considerare il «mancato corretto coinvolgimento dei sindaci rispetto alla programmazione sanitaria. Ancora si insiste su strumenti fallimentari come quello del commissariamento».
Le richieste
L’assemblea dei primi cittadini della provincia di Cosenza (presenti 50 su 150), convocata dal sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi, contesta l’operato dell'intera governance sanitaria, «chiedendo una inversione di rotta radicale». Ne ha preso parte anche il presidente dell’ente Provincia Franco Iacucci. Durante l’incontro inoltre è stato «stigmatizzato il mancato coinvolgimento preventivo della Conferenza dei sindaci i quali hanno ribadito la necessità di procedere alla revoca del decreto numero 65 del commissario la cui adozione rende i precedenti piani aziendali non più efficaci e le Asp devono adoperarsi per adottarne di nuovi.