Il Tribunale di Castrovillari ha assolto un pluripregiudicato 55enne dall'accusa di estorsione. L'uomo era accusato di aver costretto il figlio del titolare di una concessionaria di autoveicoli a fornirgli gratuitamente riparazioni meccaniche e la sostituzione di alcuni pezzi di ricambio mediante reiterate minacce di aderenza a persone appartenenti alla criminalità organizzata del cirotano.

I fatti risalgono al 2022, quando il 55enne aveva acquistato un'automobile dalla concessionaria. Sostenendo che l'auto fosse difettosa, l'uomo aveva chiesto la sostituzione gratuita di alcune parti in garanzia. Richiesta che la concessionaria aveva rifiutato, atteso il chilometraggio del mezzo.

Da qui era scoppiata una diatriba tra i due, con l'imputato che aveva iniziato a minacciare verbalmente il titolare della concessionaria affermando di avere connessioni con la criminalità locale. Nel tentativo di calmare gli animi, la concessionaria aveva effettuato gratuitamente alcune riparazioni minori, ma questo aveva solo rafforzato le richieste del cliente.

In un secondo confronto, il cliente aveva reagito in maniera aggressiva, utilizzando uno spray irritante contro il proprietario della concessionaria, causandogli lesioni agli occhi che avevano reso necessarie delle cure mediche in ospedale. Il processo si è concluso con l'assoluzione dell'imputato. La difesa, rappresentata dall’avvocato Francesco Nicoletti, ha eccepito la mancanza di prova dell'elemento soggettivo del reato, ossia l'intenzione di costringere la vittima a compiere un atto contrario alla sua volontà. I giudici hanno condiviso questa tesi, ritenendo che le minacce dell'imputato fossero state formulate in un momento di rabbia e risentimento, e non con l'intenzione di ottenere un vantaggio economico.