Nel centro storico si vive nel degrado e nell’incuria e ora anche gli edifici vanno a pezzi con tanto di pericolo per l’incolumità di chi vi abita. Il quartiere in questione è quello di San Michele, situato nel centro storico dell’area urbana di Rossano, abitato da circa 300 residenti, che sono nati e sempre vissuti lì. Il tutto è stato puntualmente segnalato con un esposto per ben due volte agli organi di polizia municipale nel giugno e nel luglio del 2021. Allora gli agenti si recarono sul posto, verbalizzarono per poi trasmettere le relazioni all’ufficio Urbanistica del Comune.

Da quella data, si è in attesa di risposte e nessuno intervento è stato posto in essere. Gli abitanti coinvolti sono cittadini che amano il centro storico e non sono disposti a lasciarlo, amareggiati per la scarsa attenzione riservata a un pezzo di rossanesità. Simone Laurenzano è un giovane laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Siena dove vive per migliori prospettive lavorative, ma torna appena può nel quartiere di San Michele dove vive la sua famiglia. Nonostante la sua giovane età, dimostra un forte attaccamento al centro storico, non comune nelle nuove generazioni che preferiscono la vita moderna dello scalo. La sua famiglia ha invece deciso di restare a San Michele, perché lì ci sono le proprie radici. Simone si è attivato e ha costituito un comitato per la riqualificazione del quartiere di San Michele di cui è presidente. 

L’area interessata è una zona storica, con palazzi nobiliari e architetture di stile religioso che custodiscono monumenti ed elementi antichi. Il punto è che da oltre un decennio si vive «una sorta di disagio sociale a causa dell’abbandono di alcuni immobili fatiscenti in parte a rischio, mentre altri sono già crollati», afferma Laurenzano. Nel quartiere insiste la chiesa di San Michele che, da fonti attendibili, affonda le sue radici nel XXIII secolo, custodisce degli affreschi raffiguranti San Francesco di Paola, fedelissimo di San Michele, una straordinaria statua dell’Immacolata lavorata in legno risalente al Medioevo. E conserva persino l’organo più antico della ex città di Rossano.

Il problema è ora, nell’immediato, il ripristino della messa in sicurezza di una parte dell’area, di riqualificazione e di rilancio del quartiere. Il presidente Laurenzano ha chiesto e ottenuto un incontro con il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi che si è recato personalmente sul posto per rendersi conto delle condizioni. L’amministratore ha assunto l’impegno che tutte le fonti di inquinamento saranno rimosse e che presto saranno abbattuti gli immobili fatiscenti. San Michele è un’area incastrata tra la zona del liceo Classico e il quartiere di San Domenico, quest’ultimo da poco interessato da un imponente finanziamento (Pinqua) di ben 15 milioni di euro.

Il giovane Laurenzano ha chiesto al primo cittadino di estendere la progettualità al processo di rigenerazione urbana anche al quartiere di San Michele. Qui l’amministratore si è detto disponibile a lavorare in questa direzione anche se non nega qualche ostacolo di tipo burocratico. «È un peccato lasciare indietro un quartiere rispetto ad altri che sono altrettanto meritevoli darebbe spazio a sperequazioni di trattamento. Ma l’aspetto importante è che il quartiere, se rilanciato, si apre a straordinarie prospettive di tipo turistico-culturali».