Una bottiglietta in plastica contenente liquido infiammabile è stata rinvenuta ieri mattina dagli operai di una ditta della zona del cosentino che sta effettuando dei lavori di manutenzione nell’istituto scolastico Nubrica. Sul posto si sono giunti i carabinieri della compagnia di Rossano coordinati dal capitano Carlo Alberto Sganzerla i quali hanno avviato le indagini e assunto le prime informazioni. Appare chiara la matrice intimidatoria. E d’altronde non sono, questi, eventi isolati. Nei giorni e nei mesi scorsi sono stati dati alle fiamme mezzi pesanti di imprese che operano nei cantieri dell’ospedale nuovo della Sibaritide.

Appresa la notizia, il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi invita a non abbassare la guardia, tutt’altro:«Se qualcuno pensa che attraverso questi vili atti di intimidazione si possa riuscire a fermare l'azione riformatrice e di legalità dell'amministrazione comunale, si sbaglia di grosso. Il bene comune è un valore che siamo chiamati a difendere insieme al principio della legalità, e sono i pilastri su cui deve essere costruita la città e il nostro agire amministrativo e politico. Il susseguirsi di episodi criminali che il territorio sta subendo in questi mesi, a partire da quelli che ruotano intorno all’ospedale della Sibaritide, rappresenta un segnale inquietante di come il malaffare tenti di insinuarsi tra le incertezze e le difficoltà epocali causate in questo periodo dalla pandemia.

Segnali che impongono quindi la necessità di intervenire al più presto con mano ferma e decisa.  Il ritardo con il quale lo Stato sta riorganizzando la propria presenza sul territorio non è accettabile: serve concretezza da parte degli organi del Governo ed è necessario, soprattutto in questa fase di ripartenza, che la questione legalità torni in agenda regionale e nazionale». Il fascicolo è finito in Procura a Castrovillari. Il primo cittadino, nel frattempo, ha annunciato la richiesta di un incontro al nuovo procuratore del Tribunale di Castrovillari Alessandro D’Alessio.