In fiamme il portone d’ingresso dell’abitazione estiva di un militante del movimento di Calenda in Azione. Si tratta del giovane Gianfranco Costa, 28 anni, ex ristoratore, laureando in Economia aziendale. La scoperta è avvenuta questa mattina su segnalazione di una vicina. Ma non è la prima volta che il giovane è destinatario di atti intimidatori. Già in passato è stato colpito per ben tre volte volte: nel dicembre del 2019 gli fu notificato un proiettile, negli anni a venire gli furono incendiate e danneggiate in due distinti episodi le autovetture di proprietà e ieri l’ultimo episodio del portone a Schiavonea. In queste ore si sta procedendo a formalizzare l’ultima denuncia. Il giovane Costa associa l’episodio all’attività politica svolta nel corso degli anni seppure a intervalli di tempo.

La denuncia sugli espropri sulla statale 106

Proprio ieri, il 28enne si è occupato della questione della statale 106 jonica contestando il nuovo tracciato in progettazione, ritenuto inutile poiché già esistente. E parlando dei costi di realizzazione e capitolo espropri rimarcava: «Li facciamo rientrare nel conteggio successivamente non si sa mai dovessimo scoprire che l’esproprio, l’estirpazione di numerosi ettari di agrumeto e l’abbattimento di numerosi manufatti in cemento, inesistenti nel vecchio tracciato, dovessero far lievitare i costi triplicandoli. Meglio – evidenziava - scontrarsi con i numerosi proprietari in più giudizi che portare avanti un tracciato, già approvato, che non causa però un importante contenzioso. Più contenzioso equivale a dire più tempo per la campagna elettorale, più incarichi e più stipendi». Intanto tutti gli attivisti e le figure istituzionale del partito esprimono la massima vicinanza e sostegno al giovane destinatario del vile gesto.