VIDEO | Nell'area di Schiavonea la crisi spinge i senza tetto ad atti disperati. Nel frattempo qualche titolare si rivolge alla Procura per la tutela dei beni
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Stabilimenti balneari abbandonati e presi d’assalto da senza fissa dimora. È quanto accade lungo la fascia costiera di Schiavonea, area marina di Corigliano. Nel frattempo, c’è chi si rivolge alla procura della repubblica del tribunale di Castrovillari affinché sia mantenuto il corretto mantenimento in custodia dei beni sotto sequestro.
I titolari di lido si rivolgono all’autorità giudiziaria, a rischio i loro sacrifici
Tra questi, uno dei lidi storici di Schiavonea, area costiera che registra il boom di presenze turistiche nei periodi estivi, il Lido Nettuno, verso cui da tempo sono scattati i sigilli sulla base di un provvedimento emesso dai magistrati del Pollino e portato a termine dalla Capitaneria di Porto di Corigliano-Rossano. I titolari denunciano come lo stabilimento balneare sia divenuto la residenza di persone senza fissa dimora.
«Il borgo marinaro ad oggi vive una situazione drammatica. Le strutture isolate come il lido Nettuno diventano rifugi di fortuna e luoghi di ricovero per queste persone. Vedere le nostre opere costruite con tanti sacrifici andare in malora fa male». In sostanza si chiede una maggiore attenzione e custodia nei confronti di beni verso i quali è pendente un processo. I proprietari, inoltre, ringraziano i carabinieri per gli interventi posti in essere a salvaguardia della struttura spesso saccheggiata e destinataria di vandali e furti.