Personale infermieristico del presidio ospedaliero Nicola Giannettasio di Rossano sul piede di guerra. Carico di lavoro eccessivo, operatori sotto stress, turni fino a 18 ore, estremo utilizzo dello straordinario divenuto una regola. I camici bianchi chiedono un incontro urgente al commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Vincenzo La Regina, al direttore sanitario Martino Rizzo e al direttore dello spoke Corigliano-Rossano Pierluigi Carino al fine di affrontare le gravi condizioni di lavoro cui è sottoposto il personale e la carenza della dotazione organica.

Personale «sfinito, si scrive nel documento. In pronto soccorso le responsabilità e il carico di lavoro sono raddoppiati. Non si può garantire il servizio nelle tensostrutture adibite per il pre-triage (chiuse da tempo per mancanza di infermieri)».

Ed è proprio su questo punto che l’area dell’emergenza risulta vulnerabile al sistema “sicurezza” esponendo ad alto rischio il personale sanitario. Nel documento si sottolinea come si continui a lavorare in regime di straordinario e che tale istituto non può tradursi in una costante regola poiché fuori dalla norma. Tutto questo mentre i numeri dei contagi Covid aumentano e il pronto soccorso è visto come primo approdo dal 118.