In uno dei quartieri storicamente più rinomati del centro storico di Corigliano, l'acquedotto, i residenti sono costretti a convivere con la fogna a cielo aperto. Odori nauseabondi, ratti, insetti, in ogni ora del giorno e della notte. Inutili gli interventi dell’autospurgo perché a distanza di qualche giorno lo scenario si ripropone. I residenti hanno più volte sollecitato, nel corso degli anni, le amministrazioni comunali ma mai si è pervenuti a una soluzione. Una condizione che dura da oltre cinque anni.

Si chiedono interventi strutturali ma le risposte non arrivano: «Stiamo telefonando continuamente e nessuno si muove – racconta una inquilina di un condominio – andiamo a chiedere informazioni negli uffici e con una parola ci mandano via. D’Estate dobbiamo restare al chiuso per il fetore, d’inverno non possiamo cambiare l’aria nelle nostre case anche in ragione della pandemia corso, è assurdo tutto questo!».

C’è chi ha intenzione di avviare una seria iniziativa formale preannunciando un esposto all’autorità giudiziaria. La situazione è divenuta insopportabile.