Andrea Codispoti subentra dopo un triennio ad Antonio Iaconianni. I genitori dei ragazzi vogliono sapere quali criteri sono stati considerati dall'Ufficio scolastico regionale
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La nota è firmata in calce con la generica dicitura Genitori della scuola Primaria e Secondaria di Primo grado del Convitto Nazionale di Cosenza. E dunque non è dato sapere in effetti quali e quante siano le famiglie che ne condividano il contenuto. E tuttavia la missiva, inviata alla stampa oltre che agli uffici del Miur ed al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria, Antonella Iunti, accende i riflettori sull’imminente passaggio di consegne ai vertici dell’antico collegio gesuita del centro storico bruzio, assegnato in reggenza ad Andrea Codispoti, dopo un triennio nel quale la guida dell’istituto era stata invece affidata al dirigente scolastico dell’attiguo Liceo Classico Telesio, Antonio Iaconianni.
I numeri della rinascita
Le famiglie sentono in qualche modo di aver subito una scelta, di esclusiva competenza dell’Usr, nella quale tuttavia, avrebbero forse voluto essere coinvolte, avendo esse stesse scommesso sulla rinascita del Convitto, dopo il precedente passaggio di consegne del 2019. In quel momento la scuola contava una manciata di iscritti, meno di dieci, poi trasferiti ad altre sedi. Per cui di fatto, nel successivo anno scolastico 2020/2021, avviato da Antonio Iaconianni, si è ripartiti da zero arrivando a risultati in quel momento non prevedibili. In breve tempo si è passati dall’impiego di un solo maestro elementare, quattro insegnanti di scuola media, otto educatori e, appunto, zero alunni, ad oltre quattrocento studenti distribuiti in tre classi di primaria ed altrettante di secondaria di primo grado, con l’assunzione di dieci maestri, 42 professori, 28 educatori e con una ricaduta quindi in termini occupazionali ma anche economici determinata questa dagli investimenti nei servizi di trasporto e nel servizio mensa. Solo per le derrate alimentari nell’ultimo anno scolastico il Convitto ha speso 746 mila euro.
Chiarimenti che non convincono
«Alla richiesta di chiarimenti sulle motivazioni che hanno portato alla sostituzione del reggente incaricato – si legge nel comunicato - il direttore generale Iunti risponde che la nomina al dirigente scolastico Andrea Codispoti (preside dell’Istituto Comprensivo Casali del Manco 1, ndr) è stata determinata da quanto segue: viciniorità della sede del Convitto Nazionale rispetto alla sede di servizio; svolgimento di analogo incarico in anni scolastici precedenti; anzianità di servizio. Tali motivazioni ci hanno molto sorpresi» scrivono i genitori firmatari della nota. I quali confutano i tre punti ricordando innanzitutto come il comprensivo di Casali del Manco diretto da Codispoti disti nove chilometri dal Convitto mentre la sede del Liceo guidato da Iaconianni sia addirittura confinante con il Convitto stesso.
Nessuna esperienza precedente
Inoltre, sottolineano che Codispoti non ha mai svolto incarichi presso istituzioni convittuali né ha esperienza in merito alla gestione di una scuola «ben più complessa per i servizi offerti rispetto ad un istituto scolastico ordinario». Mentre Iaconianni, insistono, «è stato rettore reggente del Convitto di Cosenza per 5 annualità: 2012/13; 2013/14; 2019/20; 2020/21; 2021/22». Infine sull’anzianità di servizio e sulla età puntualizzano: «Andrea Codispoti è del 1965 ed ha all’attivo 9 anni di servizio nel ruolo di dirigente scolastico; Antonio Iaconianni è del 1957 ed ha all’attivo 12 anni di servizio nel ruolo di dirigente scolastico. Da quanto sopra si evince che l’Ufficio Scolastico Regionale ha notevoli carenze di informazioni sul suo stesso personale e, ancor più grave, non sente la necessità di verificarne l’esattezza prima di determinarsi in virtù delle stesse».
Cumulo di incarichi
I genitori firmatari si dicono poi preoccupati dal cumulo di incarichi del nuovo reggente: «Ci chiediamo Andrea Codispoti quale tempo potrebbe mai dedicare alla gestione, appunto complessa, del Convitto se già dirige un Istituto Comprensivo distribuito in plessi distinti e distanti tra loro; dirige un sindacato di cui riveste la qualifica e l’incarico di Segretario Regionale, compito impegnativo che richiede tempo e fatica per il quale di norma si richiede il distacco sindacale dalle altre mansioni che si rivestono e non certamente l’affidamento di altre ulteriori mansioni; dirige la sede UIL di Reggio Calabria, nella quale riveste il ruolo di commissario da marzo 2021».
Nessun dubbio sulla persona
«Nessuno mette in dubbio le qualità del dirigente scolastico Codispoti, ma riuscire a gestire un istituto comprensivo di otto scuole su otto sedi, una segreteria sindacale regionale, la gestione in qualità di Commissario Responsabile della sede UIL di Reggio Calabria, un convitto nazionale che include due istituzioni scolastiche su altra sede rispetto alle precedenti otto richiederebbe, oltre al dono di ubiquità, anche capacità da supereroe. Insomma, quanto tempo potrebbe mai dedicare alla gestione di ognuno di questi incarichi, e con quali risultati in termini di qualità? Quale o quali sarebbe costretto a sacrificare?» si chiedono i genitori della primaria e della secondaria di primo grado del Convitto.
Credibilità minata
«Noi – aggiungono rivolgendosi alla dirigente Antonella Iunti - non consentiamo che si risparmi sulla qualità a discapito di 450 bambini, i nostri figli. Pretendiamo la serietà di scelte ponderate, consapevoli, prese a seguito di cognizione e valutazione dei fatti e, purtroppo, la leggerezza della risposta in merito alle motivazioni, la loro inconsistenza e irrealtà hanno minato in modo significativo la nostra fiducia e la stessa credibilità sua e dell’ufficio che lei dirige».
Il dibattito politico
La vicenda si inserisce in un contesto già oggetto di dibattiti e tensioni, con posizioni divergenti espresse nel recente passato da amministratori locali e rappresentanti sindacali, soprattutto in merito alle modalità di interazione tra il Liceo Telesio ed il Convitto Nazionale. In sostanza, la nomina di Codispoti irrompe sul meccanismo organizzato inaugurato da Iaconianni nell’ottica di costituire di fatto, un unico percorso continuativo dal ciclo dell’infanzia fino al diploma, favorito dallo scambio di spazi e di servizi tra i due istituti confinanti. Il Convitto infatti, interessato da lavori di ristrutturazione, non dispone di aule per cui gli alunni vengono ospitati nel plesso del Liceo, in ragione di una intesa sottoscritta anche dall’Ente Provincia, proprietaria dei locali di entrambe le scuole. Ma anche il Liceo ha problemi di spazio, tanto da aver dovuto dirottare alcune classi in un altro edificio, quello dell’ex Istituto delle Canossiane ubicato a circa 600 metri di distanza, nel quartiere della Massa. La scuola delle élite Il trasferimento dei liceali non è stato indolore. Oltre alla levata di scudi, anche in questo caso da parte dei genitori, si è registrata pure una protesta degli studenti che hanno occupato nel gennaio scorso l’immobile, fino ad arrivare ad una soluzione di compromesso, con una turnazione provvisoria. Ma c’è un’altra contestazione mossa nei confronti della gestione di Iaconianni: quella di avere snaturato la funzione del Convitto da istituto per garantire l’accesso ai meno abbienti a scuola di élite. Il pagamento della retta annuale è di 1.600 euro e copre le spese per la mensa e il trasporto ma anche la frequenza dei corsi Cambridge con rilascio dei relativi attestati riconosciuti dalla legge. Servizi che dovrebbero essere in parte a carico del Comune di Cosenza cui spetterebbe il co-finanziamento della retta di convittori e semi-convittori. Ma Palazzo dei Bruzi da due anni non pubblica il relativo bando mentre per le annualità precedenti ha accumulato un debito nei confronti del Convitto di circa 400 mila euro ancora non completamente estinto.
L’avviso in bacheca
Intanto sulla bacheca del sito ufficiale del Convitto Nazionale Telesio è comparso un avviso: l’8 settembre prossimo alle ore 17,30 il dirigente scolastico incontrerà tutti i genitori di primaria e secondaria di primo grado, alla presenza di un rappresentante dell’Ente Provincia, in vista dell'inizio delle lezioni. L’incontro è programmato in auditorium. Ma poiché Codispoti non ha ancora preso servizio non è chiaro se l’appuntamento sia stato programmato da lui oppure dal suo predecessore.