Suicidio? Incidente? Omicidio? La verità sulla morte di Annamaria Sorrentino e su quello che accadde davvero nel pomeriggio del 16 agosto del 2019, in quella casa vacanze di Parghelia, sulla Costa degli dei, è seppellita da una montagna di contraddizioni e menzogne. La Procura di Vibo Valentia – con il capo dell’ufficio Camillo Falvo e il sostituto Corrado Caputo – indaga per portarla alla luce.

«Un’impresa difficile»

«Arrivare alla verità è un’impresa difficile…», dice il procuratore capo. L’ultimo atto vergato dal pm Caputo è la nomina di un consulente tecnico d’ufficio incaricato di analizzare il traffico cellulare della presunta supertestimone Claudia Salerno. È grazie alla notifica di quest’atto che viene fuori il nome del secondo indagato per la morte della bellissima ex miss campana, spirata dopo tre giorni di ricovero a causa della gravità delle ferite riportate nella tragica caduta dal balcone della casa vacanze.

La testimonianza tardiva

Dopo il marito della vittima, Antonio Paolo Foresta, sul registro degli indagati - con l’accusa di omicidio preterintenzionale - finisce anche Gaetano Ciccarelli, un altro componente della comitiva di sordomuti che aveva deciso di trascorrere il Ferragosto in Calabria. È Claudia Salerno ad accusarlo in un videomessaggio il cui contenuto è stato pubblicato dal settimanale “Giallo” e da “Chi l’ha visto?”.

Una testimonianza resa – con evidente ritardo rispetto alla tragedia consumatasi a Parghelia – alla famiglia e, di fatto, alla stampa, ma non agli inquirenti, chiamati a ricomporre un puzzle investigativo con troppe zone d’ombra.

«Il rischio di scenari infondati»

Il procuratore Falvo si trincera nel segreto investigativo: «Non posso parlare degli indagati, né della direzione che hanno assunto le nostre ipotesi».

Ma puntualizza: «Gli accertamenti li stiamo svolgendo anche a garanzia degli indagati perché c’è il rischio che alcune cose che vengono dette o non dette possano delineare degli scenari addirittura infondati…».

Gli interrogativi su Claudia

L’unica certezza, al momento, è che su quello che accadde a Parghelia e sul racconto di Claudia Salerno incombono tanti, troppi interrogativi. Prima di stabilire se effettivamente la ragazza abbia assistito in diretta all’omicidio di Annamaria e, se, pertanto, abbia visto sul suo smartphone – come dice – Gaetano spingere giù la vittima con una gomitata, la Procura di Vibo Valentia vuole chiarire se quel pomeriggio vi sia stata davvero una videochiamata tra la presunta supertestimone e la giovane donna precipitata giù dal balcone. Quella videochiamata, poi, è stata effettuata in orario compatibile con quello della caduta?

L’unico dato sul quale tutti gli elementi acquisiti dagli investigatori finora convergono sono i toni esasperati della furibonda lite che, come la sera precedente, peraltro, si sarebbe scatenata nella casa vacanze presa in fitto dalla comitiva campana. Protagonisti Annamaria, il marito geloso di una sua presunta relazione con un altro componente del gruppo, Salvatore, e la moglie di Salvatore, Daniela. Uno scontro violento durante il quale la vittima avrebbe poi trovato il tempo di effettuare una videochiamata? O lo scontro si sarebbe innescato e concluso tragicamente nel volgere di pochissimo tempo, dopo l’avvio di quello stesso contatto telefonico?

Chi è Gaetano?

Gaetano Ciccarelli è l’amico che avrebbe organizzato la vacanza, mettendo insieme tre coppie, due delle quali – Annamaria e Paolo, Salvatore e Daniela – animate da tremende gelosie e tensioni. Gaetano, poi, sarebbe stato colui che, il giorno prima avrebbe interrotto un’altra videochiamata, nella quale Annamaria attraverso la lingua dei segni, si sarebbe prodigata per trasmettere le sue paure per il contesto nel quale si trovava alla sorella Luisa.

La resa dei conti

L’indagine coordinata dal procuratore Falvo e dal pm Caputo è ormai ad una svolta. E proprio la perizia sul telefonino di Claudia Salerno potrebbe contribuire a scagionare Gaetano o a corroborare i sospetti sul suo conto. Resta in piedi, al momento, la prima ipotesi investigativa: Annamaria sarebbe precipitata dal balcone per fuggire ad una violenta aggressione ad opera del coniuge, che accusava la vittima di intrattenere una relazione con l’amico di sempre, Salvatore.

Una resa dei conti iniziata il giorno prima, in una vacanza turbolenta segnata da scontri furiosi che resero necessario anche un intervento dei carabinieri chiamati dai vicini: Annamaria avrebbe litigato non solo col marito, ma anche con la moglie del suo presunto amante, Daniela. Gaetano e la compagna, erano lì. Testimoni innocenti i loro bambini.