Il Tribunale di Lamezia Terme ha emesso sentenza nei confronti di Giuliano Caruso che avrebbe offerto denaro ad Antonio Pettinato per indurlo a dichiarare il falso davanti al giudice
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È stato condannato ad un anno venti giorni di reclusione Giuliano Caruso accusato di intralcio alla giustizia poiché nel corso di un ulteriore procedimento a suo carico per il reato di usura avrebbe offerto ad Antonio Pettinato, vittima dell'usura, denaro per indurlo a ritrattare le accuse dichiarando al giudice circostanze non corrispondenti al vero. Giuliano Caruso per il reato di usura era già stato condannato nel maggio del 2021, e oggi a questa si aggiunge una ulteriore condanna di un anno e venti giorni di reclusione con sentenza emessa dal Tribunale di Lamezia Terme.
In particolare, avrebbe proposto ad Antonio Pettinato - assistito dal suo legale di fiducia Michele Gigliotti - di annullare il credito che riteneva di vantare nei suoi confronti pari a 180mila euro, di pagare le spese di viaggio per recarsi a Lamezia Terme a rendere testimonianza e di procurargli e pagare un altro avvocato in cambio della promessa di non costituirsi parte civile nel processo a suo carico per usura.
Antonio Pettinato che non aveva accettato l'offerta era divenuto così vittima di ulteriori minacce. L'assistenza legale e il fondamentale contributo offerto alle indagini da parte della gardia di finanza di Lamezia Terme ha consentito di accertare ogni azione vessatoria e di giungere oggi ad una sentenza di condanna.