È stato condannato a 200 euro di multa oltre che alle spese di giudizio, Pietro Calvano, l’uomo che il 14 marzo del 2014 schiaffeggiò il giornalista del Quotidiano del Sud, all’epoca Quotidiano della Calabria, Paolo Orofino, che si è costituito parte civile nel processo, assistito dall'avvocato Francesco Falsetto.

Il fatto avvenne in una piazza di Paola, nell’Alto Tirreno Cosentino, mentre il cronista stava fotografando un avvocato Nicola Gaetano, finito al centro di un’inchiesta sulle consulenze d’oro all’Asp di Cosenza. Orofino era assieme a Sandro Ruotolo, inviato di “Servizio pubblico”, e Pablo Petrasso, del Corriere della Calabria, davanti ai quali si consumò l’aggressione e che poi hanno testimoniato quanto accaduto dabanti alle autorità.

Furono due le persone finite al centro delle indagini istruite dalla Procura di Paola con l’accusa di violenza privata, minacce e percosse.

«La condanna all’autore del vile gesto ai danni di Orofino – sottolinea Carlo Parisi, segretario generale aggiunto della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria – arriva dopo quasi sei anni, ma quel che conta e non sbiadisce, oltre alla gravità del fatto, è il valore altamente simbolico della sentenza».

Mentre Calvano è stato condannato, Loizzo è stato assolto. Egli avrebbe cercato di impedire a Orofino di scattare quella foto con modalità che il Tribunale di Paola ha considerato tenui e, quindi, non violente come quelle delle quali si è macchiato il suo coimputato.