Si è tenuto nella giornata di ieri un altro evento organizzato dalla Camera Penale “Alfredo Cantàfora” di Catanzaro, guidata dall’avvocato Valerio Murgano, con la collaborazione dell’Unione delle Camere penali italiane, del Consiglio dell’ordine distrettuale degli Avvocati di Catanzaro e dell’Università Magna Graecia. Un evento che, nel registro della formazione promossa dalla camera territoriale, si iscrive a pieno titolo tra i momenti più alti e qualificanti di approfondimento e di studio.

I relatori

Il terreno intorno al quale si sono sviluppate l’analisi e la riflessione dei relatori è quello della contiguità politico-mafiosa, tra tensioni del passato e prospettive del futuro. Un tema di estrema complessità, non solo per le delicatissime questioni di diritto che agitano il dibattito dottrinale e giurisprudenziale, ma anche per la difficoltà di contemperare - tanto sul piano tecnico e, ancor più, sul versante applicativo - un doveroso bilanciamento tra le esigenze di difesa sociale e quelle di tutela dei diritti e delle libertà individuali. A offrire un contributo di chiarezza nella elaborazione teorica e pratica del fenomeno, un parterre di primissimo piano, moderato dall’avvocato Francesco Iacopino: il presidente dell’associazione Nazionale Magistrati e Consigliere di Cassazione, Giuseppe Santalucia, il professore e avvocato Vincenzo Maiello, ordinario di Diritto penale nell’Università di Napoli, il professor Giuseppe Amarelli, ordinario di Diritto penale nell’Università di Napoli e il professore e avvocato Francesco Siracusano, associato di diritto penale all’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Saluti istituzionali

Presenti all’incontro, accanto agli organizzatori, che hanno rivolto un sentito indirizzo di saluto - gli avvocati Gian Domenico Caiazza (presidente dell’UCPI), Valerio Murgano (presidente della Camera penale), Antonello Talerico (presidente del COA) e Danilo Iannello (responsabile della Scuola territoriale della Camera penale) -, i past presidents della Camera territoriale, gli avvocati Enzo Ioppoli, Aldo Casalinuovo e Giuseppe Carvelli, nonché il decano dei penalisti catanzaresi, l’avvocato Nicola Cantàfora.

Gli argomenti attorno ai quali si è significativamente sviluppata la riflessione dei giuristi sono quelli del retao di concorso esterno e dello scambio elettorale politico-mafioso. Istituti che gli illustri e prestigiosi relatori hanno messo a fuoco evidenziando, accanto agli approdi giurisprudenziali, che sembravano, consolidati, anche i molteplici profili di criticità esistenti sul terreno politico criminale, teorico-dogmatico e applicativo. Fino a prospettare questioni di legittimità costituzionale del novellato articolo 416ter del codice penale, concepito da un legislatore che ha preferito sostituire alle basi razionali che dovrebbero orientare le scelte di incriminazione, basti pensare al compasso sanzionatorio, quelle emotive e illiberali che caratterizzano tristemente il diritto penale post moderno. Ai relatori la Camera penale ha rivolto un sentito ringraziamento per l’ampiezza, la fecondità e la profondità dei loro interventi che hanno offerto un significativo arricchimento ai numerosi partecipanti intervenuti.