La Corte dei conti ha individuato nel testo di risanamento un lungo elenco di criticità e di dati non veritieri
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Il Piano di riequilibrio finanziario deve avere «previsioni veritiere e, dunque, realmente rappresentative e attendibili». Esse «costituiscono presupposti indefettibili per poter formulare compiute conclusioni in ordine alla sostenibilità in concreto del percorso di riequilibrio ed alla effettività dello stesso».
Sta tutta qui – se si vuole – la bocciatura della Sezione regionale di controllo per la Calabria della Corte dei Conti, presieduta da Rossella Scerbo, del documento contabile presentato ad agosto del 2019 (dopo il sì prima della giunta e dopo del consiglio comunale) dall’amministrazione comunale di Vibo Valentia, guidata dal sindaco Maria Limardo, per evitare il secondo dissesto finanziario dell’ente.
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