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Si è ufficialmente insediata stamane al Comune di Limbadi la Commissione di accesso agli atti, voluta dal prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo. Dovrà accertare eventuali infiltrazioni mafiose nell’ente o forme di condizionamento della criminalità organizzata che queste latitudini si chiama clan Mancuso. La commissione, incaricata di vagliare tutta l’attività dell’amministrazione comunale e dell’apparato amministrativo, resterà in carica per 90 giorni, salvo la concessione di un ulteriore proroga di tre mesi. Alla base della nomina vi sono una serie di segnalazioni da parte delle forze dell’ordine su collegamenti diretti e indiretti fra alcuni amministratori ed esponenti della criminalità organizzata locale riconducibile al clan Mancuso. E’ in particolare un rapporto dei carabinieri a “fotografare” sia i candidati di maggioranza, quanto quelli di opposizione ed entrambe le liste contendenti, ad avviso dei militari dell’Arma, hanno presentato alcuni candidati segnalati per rapporti di frequentazione ed altro con ambienti “contro-indicati”.
L'amministrazione comunale attraverso una nota su facebook ribadisce “serenetà”, prendendo atto “del procedimento” per il quale si augura che “la giustizia faccia il suo corso e la cittadinanza possa trarne le conseguenze”.