«Tra il vangelo e la ndrangheta non c’è nessuna connessione, se non dopo una conversione e un cambiamento di vita». Rosi Bindi, presidente della commissione Antimafia, prende così posizione sui rapporto Chiesa – mafia durante la conferenza stampa seguita a Lamezia Terme all’incontro a porte chiuse con il presidente della Conferenza Episcopale Calabra monsignor Nunnari e una delegazione di vescovi.


«Quello di oggi è un momento molto importante – ha proseguito l’esponente del Pd -  in cui la Chiesa calabrese e le istituzioni dialogano insieme per capire meglio il fenomeno della ‘ndrangheta, le cause e i modi per combatterla nel rispetto delle distinte responsabilità».
Duro monsignor Nunnari nei confronti dei mafiosi. Secondo il presidente della conferenza episcopale calabrese, gli uomini di mafia possono partecipare alle processioni o indossare croci e portare immagini sacre, ma nulla hanno a che fare con il vangelo.  Anzi, «sono l’anti vangelo e non appartengono alla Chiesa», ha sottolineato parlando poi di una vera e propria scomunica.


Per quanto riguarda poi il fenomeno delle processioni, in particolare il fatto che a volte siano gli uomini di ndrangheta a portare le statue dei santi o gli inchini davanti alla abitazioni dei boss, Nunnari ha annunciato che breve ci sarà un documento.