Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'uomo che gli investigatori ritengono tra i responsabili del decesso di Cosimo Costa. Si attendono i risultati dell'autopsia, intanto vi sarebbero altri indagati
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Svolta nel caso sulla morte - dopo un pestaggio - del fruttivendolo Cosimo Costa a Corigliano, con un cambiamento nell'accusa nei confronti di Salvatore Lagano, 39 anni, già detenuto. Il gip Biagio Politano ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Lagano, accusandolo ora di concorso in omicidio, anziché di tentato omicidio, come originariamente indiziato.
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Salvatore Lagano è attualmente dietro le sbarre e ha affidato la sua difesa agli avvocati Giuseppe Vena e Giuseppe Bruno. Recentemente, è stato effettuato l'esame autoptico sulla vittima. I risultati definitivi dell'esame autoptico sono attesi entro 90 giorni. Saranno anche effettuati esami istologici per verificare se esiste una correlazione tra le ferite riportate durante l'aggressione e il pestaggio, ma anche per esaminare eventuali responsabilità mediche nella gestione delle cure successive alla violenza subita. Sono state prelevate tracce ematiche per ulteriori indagini.
Salvatore Lagano continua a proclamare la sua innocenza. Questo cambio nell'accusa, da tentato omicidio a concorso in omicidio, potrebbe influenzare radicalmente il destino dell'indiziato, a seconda dei risultati dell'autopsia e degli esami istologici. La vicenda rimane sotto stretta osservazione mentre si attendono gli sviluppi futuri del caso. Da quanto si apprendere vi sarebbero altri indagati denunciati a piede libero.