Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«Con riferimento al fermo avvenuto nelle scorse ore di persona candidata nelle fila del Cdu, partito politico che sostiene la mia candidatura, e ciò per reati di eccezionale gravità, evidenzio che il medesimo è da intendersi sin da subito fuori dallo schieramento che mi sostiene, e ciò a prescindere dalla sua auspicabile rinuncia o dalla sua esclusione da parte del detto partito». È quanto afferma Paolo Mascaro, candidato a sindaco alle prossime amministrative di Lamezia Terme.
«Ribadisco – aggiunge – che già in data 22 aprile 2015, e cioè ben prima della scadenza del termine della presentazione delle liste, avevo depositato presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme un esposto chiedendo espressamente un immediato intervento al fine di accertare la veridicità di notizia secondo la quale all'interno delle numerose liste che sostengono la mia candidatura si annidassero o meno persone appartenenti alla criminalità organizzata».
«Nel contempo, ribadisco che in varie riunioni di coalizione ho richiesto ai coordinatori delle varie liste – evidenzia Mascaro – di prestare particolare attenzione alla loro formazione evidenziando in particolare che il mio programma amministrativo, regolarmente depositato, prevede quale prima priorità la legalità dalla quale non ho mai inteso e non intendo prescindere in ogni istante della mia vita umana, professionale e politica».
«Pertanto, nel rivolgere un plauso all'attività della magistratura nell'opera meritoria di contrasto di qualsivoglia forma di criminalità e nel riconoscere comunque agli indagati il diritto, costituzionalmente garantito, di far valere la loro eventuale estraneità a quanto contestato, si ribadisce – conclude – che il detto candidato è da intendersi definitivamente al di fuori dalla coalizione che mi sostiene».