Dalle prime luci dell’alba è in corso una operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza nei comuni di Firmo, Lungro, Spezzano Albanese e Cetraro, per eseguire numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari nei confronti di un gruppo di soggetti accusati di aver costituito un’associazione per delinquere dedita alla commissione di numerosi delitti, tra cui detenzione e porto di armi clandestine; acquisto, spendita e introduzione di banconote false; truffe, ricettazioni; furti.

 

Sarebbe emerso dalle indagini anche un articolato contesto di spaccio di sostanze stupefacenti. Le ordinanze restrittive sono state emesse dal Gip del tribunale di Castrovillari su richiesta del procuratore Eugenio Facciolla, al termine di una complessa attività investigativa condotta dalla compagnia dei carabinieri di Castrovillari.

 

Le indagini sono durate circa un anno ed hanno consentito di acquisire elementi di prova circa l’esistenza di un’associazione per delinquere incentrata sulla famiglia Donato, facente capo a Cosimo Donato, attualmente in carcere con l’accusa di aver partecipato al triplice omicidio in cui perse la vita il piccolo Cocò.

 

“Polyhedron”, il pm: «Punti di contatto con l’omicidio del piccolo Cocò» 

 

Tra gli arrestati anche la moglie di Cosimo Donato, accusata di aver assunto un ruolo di vertice nell’associazione facendo da tramite tra il marito e gli altri componenti del sodalizio criminale. 

 

Custodia cautelare in carcere: 

 

Vittoria Bellusci

Angeloi Bellusci

Mirko Bruno

Francesco Donato

Cosimo Donato (già detenuto)

Pasqualina Pellegrini

 

Ai domiciliari:

 

Francesco Pellegrini

Alessio Carmine Tundis

Sandro Cofone

 

Una persona sarebbe invece attualmente ricercata.