Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Cosenza hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari , emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura distrettuale Antimafia, a carico di 14 persone accusate di appartenere a un'organizzazione criminale dedita all'usura e all'estorsione, aggravate dalle finalità mafiose e al tentato omicidio.
Le indagini scaturiscono dalle indagini partite dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Roberto Violetta Calabrese che ha permesso di far luce sull’attività di usura ramificata di un sodalizio criminale, emanazione delle cosche dei “Cicero-Lanzino” e “Rango-Zingari”, egemoni nella città di Cosenza. Secondo chi indaga, gli arrestati, utilizzando i capitali della 'ndrangheta, elargivano prestiti soprattutto nel settore edile con l'imposizione di tassi d'interesse fino al 30% mensile.
Operazione “Laqueo”: cruciali le dichiarazioni di un pentito
E’ stato inoltre accertato come il recupero dei crediti erogati ed il rispetto degli accordi usurari venissero garantiti anche ricorrendo a violenze e minacce nei confronti degli imprenditori. Non solo, in queste circostanze venivano anche imposte assunzioni e realizzazioni di lavori edili in favore degli indagati e di imprese ad essi riconducibili, quale corrispettivo delle somme di denaro dovute dalle vittime al sodalizio.
Tra le persone arrestate c'è anche il calciatore Francesco Modesto, 34 anni, originario di Crotone. Modesto, che è il genero di un altro indagato, ha militato in diverse squadre di calcio, anche in serie A e B, tra cui il Palermo, il Genoa, la Reggina, l'Ascoli, il Parma, il Bologna e il Crotone.
Chi è Francesco Modesto, il calciatore arrestato con l’accusa di usura
Nella stessa indagine è coinvolto di uno degli indagati, Mario Mandoliti, legato a Luisiano Castiglia, elemento di spicco della cosca “Lanzino-Cicero”, nel tentato omicidio di Sandro Calabrese Violetta, fratello del collaboratore di giustizia, ucciso nei giorni immediatamente successivi alla sua defezione e finalizzato a farlo rinunciare alla collaborazione con la giustizia.
Come i clan tentarono di uccidere il fratello del pentito Roberto Calabrese Violetta
Gli arrestati:
- Gianfranco Bevilacqua
- Massimo Brunetti
- Luisiano Castiglia alias "Mimmo"
- Ermanna Costanzo
- Giuseppe De Cicco
- Domenico Fusinato
- Giuseppe Garofalo
- Giovanni Guarasci
- Danilo Magurno
- Francesco Magurno
- Mario Mandoliti
- Francesco Antonio Modesto
- Francesco Patitucci, già detenuto
- Maurizio Rango, detenuto