Per raggiungere i mercati, la droga – che arrivava anche a Lampedusa - veniva trasportata da una consolidata rete di commercianti
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
E' stata battezzata "Lampedusa" la vasta operazione antidroga della polizia di Stato, scattata all'alba tra Sicilia e Calabria. Numerose le misure, emesse dal gip di Palermo, eseguita dagli agenti della Squadra mobile di Palermo, collaborati dalle sezioni investigative delle questure di Agrigento, Reggio Calabria e Siracusa. L'indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, ha fatto luce su un grosso giro di cocaina che dalla Calabria, dopo essere stata acquistata dal gruppo palermitano, tramite pusher veniva smistata anche in provincia di Agrigento, arrivando anche a Lampedusa. I poliziotti hanno accertato che lo smercio dello stupefacente nelle varie province era garantito da una cerchia di corrieri, commercianti ambulanti, pusher di fatto che, per la loro professione ufficiale, raggiungevano i mercati rionali e in tal modo spostavano la droga senza destare sospetto.
Le indagini
La complessità e quindi la caratura criminale dell'associazione che trattava anche hashish e marijuana, è desumibile da una articolata suddivisione dei ruoli tra i membri, come quelli cui era demandata, in via esclusiva, la comunicazione con i referenti delle singole province di destinazione dello stupefacente. Nel corso delle indagini è emerso che, pur provenendo la maggior parte dello stupefacente dalla Calabria, non mancavano fonti di approvvigionamento locali, come per esempio, la piantagione indoor di marijuana scoperta e sequestrata in territorio di Villafrati nel 2017 e curata da un soggetto alle dirette dipendenze di uno dei principali esponenti dell'associazione.
Gli indagati
Ecco l'elenco degli indagati nell'operazione della squadra mobile su un traffico di cocaina tra la Calabria e la Sicilia. In carcere sono finiti Giuseppe Bronte, palermitano 24 anni, Salvatore Bronte, palermitano 49 anni, Domenico Stilo, calabrese, 30 anni, Gaetano Rizzo, palermitano 31 anni, Emanuele Rizzo palermitano 33 anni, Francesco Portanuova, palermitano 34 anni, Davide Licata, agrigentino 32 anni, Salvatore Capraro, agrigentino 29 anni, Dante Parini, palermitano 52 anni, Vincenzo Terranova, 50 anni siracusano. Ai domiciliari è finito Calogero Vignera, agrigentino 35 anni, l'obbligo di dimora è scattato per Angelo Cardella, agrigentino 46 anni, Ivan La Spisa, 31 anni, Alessandra Pepati, palermitana 32 anni, Gianluca Gambino, palermitano 22 anni.