E’ stata fissata al 30 maggio prossimo la richiesta di appello al Tribunale del Riesame di Catanzaro, da parte del pm della Dda di Catanzaro Andrea Mancuso, finalizzata ad ottenere ulteriori otto arresti nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Rimpiazzo”contro il clan dei Piscopisani. Si tratta di otto soggetti allo stato indagati a piede libero unitamente ad altri 15. Anche nei loro confronti il pm aveva chiesto una misura cautelare, respinta però dal gip distrettuale. Altri 31 sono stati invece già arrestati. L’inchiesta costituisce la prima operazione con cui cui la Dda di Catanzaro contesta il reato di associazione mafiosa al clan dei Piscopisani la cui esistenza è già stata certificata in via definitiva nel processo nato dalla storica operazione “Crimine” scattata nel luglio del 2010 con il coordinamento della Dda di Reggio Calabria.

 

piede libero nell'ambito dell'operazione "Rimpiazzo" si trovano indagati: Giuseppe Brogna, 61 anni, di Piscopio; Caterina Cutrullà, 41 anni, residente a Rioveggio, in provincia di Bologna (moglie dell’arrestato Sacha Fortuna)Domenico D’Angelo, 56 anni, di Piscopio; Giuseppe D’Angelo, 45 anni, di Piscopio; Nazzareno Felice, 58 anni, di Piscopio;Nicola Finelli, 38 anni, di Vibo Marina; Marco Fiorillo, 31 anni, di Piscopio; Michele Fiorillo, 32 anni; Pasquale Fiorillo, 30 anni, di Piscopio; Michele Fortuna, 34 anni, di Piscopio; Giuseppe Lo Giudice, 40 anni, di Piscopio; Tommaso Lo Schiavo, 58 anni, di Piscopio; Raffaella Mantella, 45 anni, di Vibo Valentia; Michele Silvano Mazzeo, 48 anni, di Mileto; Giuseppe Merlo, 45 anni, di Piscopio; Saverio Merlo, 41 anni, di Piscopio; Raffaele Moscato, 33 anni, di Vibo Marina, collaboratore di giustizia; Simone Prestanicola, 41 anni, di Piscopio; Michele Suppa, 28 anni, di Vibo Valentia; Annarita Tavella, 32 anni, di Vibo Valentia; Gianluca Tavella, 49 anni, di Vibo; Leonardo Vacatello, 50 anni, di Vibo Marina (indagato per estosione ma senza l’aggravante mafiosa); Luigi Zuliani, 48 anni, di Piscopio. Il 22 dicembre 2018 si è infine suicidato in carcere Rosario Primo Mantino, 43 anni, di Vibo Marina, che figurava pure lui fra gli indagati.