Con 20 schede progettuali per un totale di oltre 200 milioni di euro, anche il Comune di Crotone si è candidato ai Contratti istituzionali di sviluppo. I progetti per i quali l’ente ha richiesto il finanziamento, erano stati illustrati, a due giorni dalla scadenza, dall’assessore comunale alle Attività produttive, Luca Bossi, nel corso del Consiglio comunale di lunedì 13 dicembre. 

«Gli interventi – ci aveva spiegato Bossi a margine del suo intervento - si distinguono tra quelli orientati al recupero del dissesto idraulico, alla messa in sicurezza dei bacini e della costa, quelli che creano attrattori per il turismo sportivo, enogastronomico e religioso e altri sulla cultura e sulla rigenerazione urbana. Insomma, una progettualità che può dare linfa al territorio che è martoriato e continua a soffrire di problemi atavici».

I progetti

«L’attenzione, nella compilazione dei progetti, si è concentrata – si legge in una nota dell’ente - sulla tutela del bene comune, con particolare rilevanza all’utilizzo delle risorse naturali ma anche di accesso alle risorse in un’ottica di città che si prende cura dei cittadini e maggiore attenzione al vivere locale, obiettivi strategici calati nel Documento unico di programmazione dell’ente approvato nel giugno scorso. Una serie di progetti concatenati tra loro che comprendono tutta l’area della città: dal centro alle periferie».

Interventi sono previsti, tra l’altro, anche nel centro storico, in zona porto con la riqualificazione del lungomare adiacente all’ex area Sensi, sulla strada per Capo Colonna (con la realizzazione di una pista ciclopedonale), nel quartiere Tufolo Farina con il collegamento verso la zona costiera (l’attesa strada cosiddetta Tufolo-mare) e il prolungamento di via Peppino Impastato. I progetti riguardano anche la barriera costa sud per la mitigazione dell’erosione costiera e la difesa del suolo con la sistemazione dei sottobacini; il completamento della messa in sicurezza dei canali 19, 16 e 18, del bacino Lagonetto, di Passovecchio e del Papaniciaro; l’adeguamento della rete idrica e collettamento della rete fognaria. Entrando nello specifico degli interventi, Bossi evidenzia «quello del bacino di San Giorgio, perché riuscire a ripristinare i bacini per avere una riserva d’acqua di almeno due giorni in tutta la città, è importante per il territorio».

«La città ha bisogno di ripartire»

Inoltre, aggiunge Bossi, «proporremo la realizzazione dei progetti di Italia City Branding per i quali ci è stata già finanziata la progettazione esecutiva, quindi il rifacimento della piscina ex Coni e l’efficientamento energetico della piscina olimpionica comunale. In più, ripresentiamo il progetto di rigenerazione urbana del quartiere Fondo Gesù con Qualità dell’abitare».

L’assessore, infine, si augura «che il ministero prenda in considerazione il più possibile, anche se sappiamo che dovranno fare delle selezioni. Non sono vere e proprie gare, noi proponiamo i nostri interventi coerenti con gli ambiti, poi sarà il ministero se e quanto andare a finanziare. Visto che come territorio abbiamo bisogno, chiediamo di metterci in condizione di ripartire».

Toni accessi in Consiglio comunale

La discussione sui Cis è stata particolarmente accesa in Consiglio comunale: la minoranza ha denunciato di non essere stata coinvolta nella preparazione delle schede progettuali, mentre il sindaco Vincenzo Voce ha sostenuto il contrario, dicendosi in attesa delle schede dei consiglieri di opposizione. Proprio in quella seduta, tra l’altro, due consiglieri comunali – Vincenzo Familiari e Salvatore Riga - hanno abbandonato la maggioranza.