La carovana dei diritti dell’Flc Cgil sta percorrendo in lungo e il largo lo Stivale con lo slogan “stesso Paese, stessi diritti” allo scopo di sensibilizzare e avviare una discussione sull’autonomia differenziata, la questione salariale nei settori pubblici e privati della conoscenza a partire dai rinnovi contrattuali, la precarizzazione e la qualità del lavoro, la privatizzazione e il definanziamento di Scuola, Università, Ricerca e Afam.

Questa mattina il camper ha fatto tappa a Catanzaro, dove ha incontrato il sindaco, Nicola Fiorita, che ha definito coraggiosa l'iniziativa della Cgil: «Va incontro ad una esigenza che avvertiamo fortemente, di aumentare il grado di consapevolezza delle storture e dei guasti connessi alla riforma dell'autonomia differenziata» ha chiarito il primo cittadino.

«Una riforma - ha aggiunto - che ucciderebbe il sud ma di cui il sud non ha ancora capito esattamente la portata». L'incontro è avvenuto con il segretario generale Flc Cgil Area Vasta, Alfonso Marcuzzo: «C'è da dire che non tutti hanno questa consapevolezza» ha chiarito al riguardo della riforma dell'autonomia differenziata.

«Lo scopo di questa nostra iniziativa è proprio quello di stimolare, di far capire e di spiegare alle persone a che cosa si va incontro. Noi - ha aggiunto - andiamo incontro a regioni differenziate. Se effettivamente le regioni si prenderanno carico delle 23 deleghe acquisiranno un potere enorme che, secondo noi, non riusciranno nemmeno a gestire con la conseguenza di frammentare l'Italia».  

Il camper è partito da Piazza Prefettura a Catanzaro alla volta di Crotone dove in piazza della Resistenza incontrerà il primo cittadino Vincenzo Voce e una rappresentanza del personale scolastico della città. Nel pomeriggio, alle 15:30, altra tappa a Catanzaro, stavolta all’Università Magna Graecia, per un’iniziativa con il professor Antonio Viscomi, ordinario di Diritto del lavoro, e gli studenti.

La carovana sta percorrendo in lungo e il largo lo Stivale con lo slogan “Stesso Paese, stessi diritti” allo scopo di sensibilizzare e avviare una discussione sull’autonomia differenziata, la questione salariale nei settori pubblici e privati della conoscenza a partire dai rinnovi contrattuali, la precarizzazione e la qualità del lavoro, la privatizzazione e il definanziamento di Scuola, Università, Ricerca e Afam.